Milano, cadavere carbonizzato: fermati due colombiani
L'omicidio sarebbe maturato nell'ambito di una festa durante la quale si è scatenata una lite, pare data da "motivi futili, per ruggini e vicende pregresse ancora da chiarire"
Milano, 1 aprile – Svolta nelle indagini sull’omicidio di sabato sera a Milano dove, nel corso dello spegnimento di un incendio appiccato ad un cassonetto dei rifiuti in zona Bovisasca, è stato trovato un cadavere mutilato e carbonizzato. La Polizia ha fermato due cittadini colombiani che hanno cominciato ad ammettere le loro responsabilità nell’efferato delitto.
Entrambi erano a Milano da pochi giorni ed uno dei due è stato bloccato all’aeroporto di Malpensa mentre tentava di imbarcarsi per il Sudamerica. Uno dei due è accusato di omicidio; l’altro di occultamento e vilipendio di cadavere.
L’omicidio sarebbe maturato nell’ambito di una festa durante la quale si è scatenata una lite, pare data da “motivi futili, per ruggini e vicende pregresse ancora da chiarire”. Ad affermarlo, il PM di Milano Paolo Storari. Il corpo della vittima è stato prima “tagliato con un’accetta”, successivamente trasportato “con un carrello” sul luogo dove è stato dato alle fiamme. L’identità della vittima non è stata ancora accertata. Gli inquirenti hanno ritrovato l’accetta ed il carrello: entrambi presentano tracce ematiche.
La Voce
Foto: LaPresse