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Nazionale: l’Italia di Mancini parte col piede giusto. Arabia battuta 2-1

Per l'Italia segnano Balotelli e Belotti. L'Arabia accorcia con Al Shehri

La nuova Nazionale di Roberto Mancini esordisce con una vittoria; davanti ai 10.000 di San Gallo, gli Azzurri sconfiggono l’Arabia Saudita in virtù delle reti di Balotelli nel primo tempo e di Belotti nella ripresa, successivamente accorciate dal gol di Al Shehri.

Il tecnico italiano imposta il nuovo blocco proponendo una retroguardia di marca milanista, con Donnarumma tra i pali a raccogliere la pesante eredità di Buffon e la consolidata coppia Bonucci-Romagnoli al centro della difesa. I laterali del reparto arretrato sono Zappacosta e Criscito, quest’ultimo al ritorno in azzurro dopo quasi due anni di lontananza. In mezzo al campo, il partenopeo Jorginho opera affiancato dai giallorossi Pellegrini e Florenzi. In avanti, infine, si vedono gli innesti più interessanti; insieme ad Insigne, merita un posto da titolare Matteo Politano (in virtù di un’eccellente seconda parte di stagione con i colori del Sassuolo) che accompagna Mario Balotelli, di nuovo ad indossare la maglia della Nazionale a distanza di quattro anni dall’ultima occasione.

L’undici azzurro propone un avvio pimpante, creando tre volte in un quarto d’ora i presupposti per perforare gli arabi. L’1-0 arriva al 21°, quando Balotelli lascia partire una staffilata dai 22 metri dopo un’iniziativa personale, non lasciando scampo al portiere saudita Al Owais. Prima dell’intervallo, si fa vedere anche l’altro figliol prodigo azzurro, ma la conclusione di Criscito si stampa contro la traversa.

Nella ripresa Mancini concede spazio a qualche riserva, dando corpo ad una prevedibile girandola di cambi; il primo innesto vede la staffetta tra Balotelli e Belotti, con il centravanti granata che premia il proprio allenatore pochi minuti dopo l’ingresso in campo. Su un corner calciato da Bonaventura (anch’egli appena entrato in luogo di Florenzi) Belotti ribadisce in rete con caparbietà una corta ribattuta del portiere, intervenuto sul precedente colpo di testa del numero nove del Torino. Al 72°, poi, la squadra di Juan Antonio Pizzi rosicchia il proprio spicchio di gloria trovando il gol della bandiera; Zappacosta incespica su una propria incertezza in mezzo al campo e favorisce il lancio in campo aperto di Al Dawsari per Al Shehri, che elude Donnarumma in uscita e deposita in porta.

È l’ultimo vero sussulto del match, che si trascina poi stancamente verso il novantesimo; sono da segnalare unicamente gli ingressi in campo di Cristante (per Pellegrini), Verdi (per Politano), Chiesa (per Insigne) e De Sciglio (per Criscito). L’esordio azzurro soddisfa Roberto Mancini, che a fine partita plaude alla prestazione dei suoi, calati comprensibilmente alla distanza di fronte ad una squadra meno stanca e al massimo delle proprie energie in vista del Mondiale.

Gigi Bria

 

Foto: La Presse

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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