Economia

NEXT GENERATION UE: UN PIANO DA 750 MILIARDI DA BRUXELLES PER SALVARE LE ECONOMIE EUROPEE

All'Italia andrebbero oltre 170 miliardi di euro. Soddisfatto il premier Conte. Austria, Olanda, Svezia e Danimarca dicono No ma saranno beneficiate anche loro. La Merkel avvisa: "Le trattative saranno difficili e non saranno chiuse al prossimo Consiglio europeo di giugno"

La Commissione Europea ha annunciato la nascita di un nuovo Piano per trarre in salvo le economie europee colpite dal coronavirus: si chiamerà ‘Next Generation UE’ e varrà 750 miliardi di euro dei quali, 170 saranno destinati all’Italia. A darne notizia, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. “Ripareremo le economie insieme”, ha dichiarato la presidente della Commissione UE. “La crisi ha effetti di contagio in tutti i Paesi e nessuno può ripararsi da solo”, ha aggiunto.

“Un’economia in difficoltà da una parte – ha spiegato – indebolisce una forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano e abbiamo solo due scelte: o andiamo da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendiamo la strada insieme. Per me la scelta è semplice, voglio che prendiamo una strada forte insieme”.

Complessivamente, per la ripresa, l’Unione Europea si esporrà in ragione di 2.400 miliardi di euro. “Le proposte più coraggiose sono quelle più sicure”, ha detto ancora la von der Leyen. I 750 miliardi andranno ad aggiungersi ai 1.100 miliardi di Bilancio pluriennale UE, il QFP, “riveduto a 1.100 miliardi per un totale di 1.850 miliardi”. Il complessivo si sommerà a quanto già approvato: MES light, SURE per la disoccupazione e fondi Bei.

Austria, Olanda, Svezia e Danimarca, tanto per non smentire la loro linea, hanno detto immediatamente No. Soprattutto l’Olanda ha minacciato ostruzionismo a produrre “lunghe trattative” per l’approvazione del Piano. Alle critiche dei quattro Paesi, la presidente della Commissione Europea ha replicato ricordando di averle già ascoltate e che il fondo non comporterà alcuna mutualizzazione del debito.

Parole di soddisfazione per l’iniziativa sono state espresse dal presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte che su Facebook ha commentato: “Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall’inizio. Cinquecento miliardi a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse”.

In merito all’approvazione del Bilancio europeo, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha tenuto a precisare che il negoziato non verrà chiuso nel corso del prossimo Consiglio Europeo di giugno. “E’ chiaro che le trattative saranno difficili e non saranno chiuse già al prossimo Consiglio europeo di giugno. Il nostro obiettivo è che in autunno si riesca a trovare abbastanza tempo per le consultazioni nel Parlamento europeo e nei Parlamenti nazionali, in modo che possa entrare in vigore entro il primo gennaio 2021”, ha affermato la Merkel, aggiungendo: “La Commissione ha fatto una proposta che accompagneremo in modo costruttivo e su cui dovremo consultarci. Il piano dovrà servire alla ripresa e al futuro e molte sono le questioni ancora aperte. La proposta della Commissione contiene elementi di quella avanzata da noi ed elementi della proposta degli altri Paesi. Ci sarà una trattativa”.

Il Commissario UE all’Economia, Paolo Gentiloni ha parlato di “svolta per fronteggiare una crisi senza precedenti”, spiegando che il pacchetto sarà costituito da 500 miliardi di sovvenzioni e 250 di prestiti. Non si esclude a raccolta di fonti sul mercato con prestazione di garanzie da parte dei Paesi.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che si tratta di un “giorno essenziale per l’Europa”. “Ursula von der Leyen propone un inedito piano di rilancio da 750 miliardi di euro per regioni e settori in difficoltà. L’accordo franco-tedesco ha permesso questo progresso. Dobbiamo andare veloci e adottare un accordo ambizioso con tutti i nostri partner europei”, ha aggiunto Macron.

“Il Governo italiano condivide la necessità di una visione unitaria dello sviluppo nazionale che coniughi crescita e investimenti con sostenibilità ambientale e sociale”, è stato il commento del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Crediamo nella funzione di indirizzo delle politiche pubbliche Abbiamo preso provvedimenti immediati e siamo impegnati nel predisporre un vero e proprio piano strategico per la ripresa. La Commissione UE ha presentato una proposta ambiziosa di un grande strumento per sostenere l’Unione e i suoi Stati membri verso strumenti di sviluppo inclusivo e green. In questa cornice inseriremo gli indirizzi dell’Italia peri rilanciare crescita, economia, occupazione, coesione”.

Da parte del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, la visione di uno strumento che permetterà “di spendere tutti i soldi che servono”. “La priorità adesso è abbassare le tasse, non dobbiamo sbagliare come dieci anni fa. Usiamo i soldi per abbassare le tasse”, ha aggiunto DI Maio.

Come detto, anche l’Italia beneficerà di una quota pari a 172,7 miliardi. Di questi, 81,807 miliardi sarebbero intesi come aiuti e 90,938 come prestiti. Si tratta della quota maggiore di tutte quelle destinate ai vari Paesi europei. Sia in assoluto che in termini di aiuti a fondo perduto nonché in prestiti. Alla Spagna, seconda in termini di quota parte, andranno 140,4 miliardi, suddivisi tra 77,3 miliardi come aiuti e 63,1 miliardi come prestiti. Segue la Polonia, con 63,8 miliardi di euro, suddivisi in 37,693 di aiuti e 26,146 di prestiti. Alla Francia andranno 38,7 miliardi; alla Germania 28,8. Per questi ultimi due si tratta di aiuti a fondo perduto.

Malgrado tutto, ne beneficeranno anche i Paesi del NO, conosciuti come ‘frugali’: alla Danimarca, 2,156 miliardi; all’Olanda 6,751; alla Finlandia 3,460 e all’Austria 4,043.

Per quanto riguarda la restituzione del debito, questo dovrà avvenire tra il 2028 ed il 2058. Per poter reperire le risorse utili al pagamento del debito, Bruxelles indica tasse sulle emissioni, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e web tax.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio