Politica

Niente da fare per il Documento programmatico di bilancio italiano: la Commissione Ue lo boccia

Dombrovskis: "Se la fiducia viene erosa, tutti gli Stati membri vengono danneggiati, l'Ue viene danneggiata". Moscovici: "Tre settimane per presentare un progetto di bilancio rivisto"

L’Italia aveva inviato a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio verso la metà di ottobre ottenendo non poche preoccupazioni da parte del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. E proprio nella giornata di ieri la Commissione Ue ha deciso di respingere tale documento e di chiederne uno nuovo, da inviare a Bruxelles entro tre settimane. Uno stop categorico che ha spiazzato l’Italia che però –  a quanto pare –  non sembra voler cambiare orientamento sulla Manovra. Il premier Giuseppe Conte ha infatti dichiarato: “Non esiste alcun piano B. Ho detto che il deficit al 2,4% del Pil è il tetto. Questo sarà il nostro tetto. Siamo pronti forse a ridurre, ad operare una spending review, se necessario”.

E dello stesso avviso anche i due vicepremier. Matteo Salvini ha commentato: “Abbiamo previsto un budget di 15 miliardi di investimenti e non toglieremo un solo euro. Andrei ad incontrare anche domani Juncker – ha aggiunto il ministro – per spiegargli come l’Italia crescerà, ma nessuno toglierà un euro da questa manovra. L’unico organismo che potrà migliorare la manovra economica italiana è il Parlamento italiano”. Mentre Di Maio ha spiegato: “Questo governo non arretra e non cadrà per lo spread. La stima di crescita ci sarà e non vogliamo andare a rivedere i termini della manovra perché quella stima è esatta. Perché non ci sono troppe spese in questa legge di bilancio ci sono tanti tagli alle cose inutili”.

Simil pensiero anche per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che ha dichiarato: “La posizione del governo sulla manovra non cambia. L’atteggiamento del governo italiano rispetto al passato e cambiato. Rivendichiamo questo nuovo atteggiamento: non siamo più supini ed ubbidienti rispetto all’Europa”. Però, durante la conferenza stampa svoltasi al termine della riunione dei commissari, il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis è stato chiaro: “E’ con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri – con la lettera del ministro Tria – non erano convincenti”.

Dombrovskis ha poi spiegato: “A maggio la Commissione Ue aveva concluso di non aprire la procedura per debito soprattutto perché l’Italia era sostanzialmente in linea con le regole, ma i piani attuali sono un cambiamento materiale che potrebbe richiedere una rivalutazione di tutto. La palla è ora nel campo del governo italiano, abbiamo tre settimane per un dialogo intenso che affrontiamo in modo costruttivo”. Nel bocciare la manovra italiana il vice presidente della Commissione ha avvertito: “L’Europa è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia con regole che sono le stesse per tutti, quindi se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata. Se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita”.

Secondo Dombrovskis, “violare le regole può sembrare una tentazione a primo sguardo, può dare l’illusione di sfuggirvi senza conseguenze così come può tentare curare il debito con più debito, ma a un certo punto il debito si avvicina al punto in cui diventa troppo pesante e si finisce per non avere più libertà del tutto. Ci è stato affidato il compito da tutti gli Stati membri di mantenere gli impegni comuni, è nostro dovere, perché la fiducia è cruciale”. Il commissario agli Affari economici per l’Ue, Pierre Moscovici, ha voluto fare una precisazione in merito: “La Commissione europea non intende assolutamente ingerire nelle politica interna italiana, ci interessa l’impatto di bilancio sui cittadini. Siamo di fronte a una deviazione chiara, netta e in un certo modo rivendicata. La Commissione Ue non mette in discussione le priorità del governo come la lotta alla povertà, sono priorità che possono avere senso, ma ci importa l’impatto che queste misure hanno sul popolo.”

Durante la conferenza stampa, il Commissario agli Affari economici per l’Ue, ha infine dettato i tempi al governo italiano: “tre settimane per presentare un progetto di bilancio rivisto, anche se noi sollecitiamo il governo italiano a fare anche prima del previsto, senza prendere tutto il tempo. Quindi, ricevuto questo nuovo piano, elaboreremo un nuovo parere”. Infine un appunto sul ministro dell’economia Giovanni Tria: “E’ sempre un interlocutore credibile e legittimo – ha commentato Moscovici – speriamo che sia capace di convincere il governo italiano della necessità che la Manovra italiana sia compatibile con le regole Ue e gli impegni comuni presi”. Dopo la bocciatura della Commissione Europea lo spread tra Btp e Bund è salito a 318 punti con un rendimento del decennale del 3,595% e l’indice Ftse Mib ha chiuso con una flessione dello 0,86% a 18.802.

Beatrice Spreafico

Mostra Altro

Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."
Pulsante per tornare all'inizio