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NOTRE-DAME: IL ROGO SI POTEVA EVITARE

Una Ricerca italiana realizzata tre anni fa e messa a disposizione delle Autorità francesi, denunciava la vetustà dell'impianto antincendio

Con ogni probabilità, l’incendio che ha devastato la Cattedrale francese di Notre-Dame a Parigi, si sarebbe potuto evitare se solo il sistema antincendio non fosse stato obsoleto. E’ quanto emerge da uno studio italiano realizzato tre anni fa e ripreso da ‘Il Sole 24ore’.

Il Professor Paolo Vannucci, docente di Meccanica all’Università di Versailles, nel suo studio scriveva: “Nel tetto di Notre Dame, l’alta concentrazione di polveri ha un notevole effetto deflagrante e qualsiasi tensione elettrica può scatenare un effetto”.

Lo studio, come sottolinea ‘Il Sole 24ore’, rimarcava quanto il sistema antincendio automatico non fosse all’altezza di situazioni di pericolo, data la sua vetustà. Un fatto tutt’altro che irrilevante, considerando l’elevata presenza di materiale facilmente infiammabile all’interno della Cattedrale: uno per tutti, il legno.

Come unico sistema antincendio, Notre-Dame disponeva di “una bocca di fuoco esterna, piuttosto rudimentale”, come spiega a ‘Il Sole 24ore’ la Professoressa Maria Mariano, docente di Meccanica all’Università di Firenze la quale sottolinea che Vannucci aveva suggerito al CNRS francese, l’adozione di un sistema antincendio a polveri più moderno. “Dopo l’incendio di ieri (lunedì ndr), Vannucci ha scritto all’Eliseo per far sapere al presidente francese Macron che i risultati del suo studio sono disponibili presso il CNRS francese, che li ha secretati”.

La Mariano rimarca il fatto che Vannucci è un’insigne personalità nel campo dell’antincendio, materia sulla quale ha realizzato studi su moltissimi monumenti europei.

“Ispirato anche dagli attentati terroristici e dai rischi per il patrimonio artistico – prosegue Mariano – Vannucci ha successivamente proposto un progetto di ricerca sui pericoli di esplosione dei monumenti, finanziato dal Ministero francese degli Interni». Vannucci ha realizzato lo stesso progetto anche per monumenti italiani quali, il Pantheon de il David di Michelangelo. Il motivo per cui le simulazioni relative a Notre Dame “sono secretate – spiega la Mariano – è perché la Borsa di ricerca era stata finanziata dai servizi francesi”.

Per poter evitare altre sciagure simili a quella di Notre-Dame, la Mariano ritiene che si debbano “bloccare innanzitutto le fonti di innesco, ma anche intervenire sulla riduzione della concentrazione e della densità delle polveri, per esempio, nel caso della Cattedrale, aprendo una porzione di tetto”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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