Roma, 1 aprile – E’ una bocciatura senza appello quella dell’OCSE nei confronti di ‘Quota 100’ e Reddito di Cittadinanza, come pubblicato sul ‘Rapporto Economico’ relativo all’Italia.
L’Organismo internazionale ritiene che la ‘Quota 100’ che ha come prima conseguenza l’abbassamento dell’età pensionabile, finirà con rallentare “la crescita e, se non applicata in modo equo, aumenterà diseguaglianza intergenerazionale e debito pubblico”.
Per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza, l’OCSE pensa che possa “incoraggiare l’occupazione in ‘nero’ e di creare trappole di povertà”.
Le previsioni dell’OCSE non sono condiviso dal Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, tanto meno dal Vicepremier, Luigi DI Maio.
Tria ha infatti dichiarato che il Reddito di Cittadinanza “è concepito con il duplice intento di consentire” a chi è “a rischio emarginazione di entrare nel mercato lavoro e, come conseguenza, di aumentare la propensione al consumo e irrobustire la domanda interna”. “Il meccanismo di condizionalità” connesso al “coinvolgimento attivo in percorsi lavorativi consente di evitare eventuali abusi”; il Reddito “rappresenta una attivazione di forza lavoro potenziale e non solo uno strumento assistenziale”.
Per quanto afferente a ‘Quota 100’, Tria ha spiegato che “serve ad affrontare un problema di transizione” collegato alla riforma delle pensioni “di alcuni anni fa fatta per dare stabilità e sostenibilità al sistema pensionistico”. Il problema di transizione è che “si è determinata, specie nel breve termine, un’interruzione di quel turnover naturale della forza lavoro”.
Duro il commento di Di Maio. “Rispetto l’opinione di tutti, ma quando non perdi occasione per sparare contro il mio Paese e contro gli italiani no, mi dispiace, ma questo non lo accetto”, ha affermato il Vicepremier. “No intromissioni, grazie. Sappiamo quello che stiamo facendo!”, ha ribadito annunciando che i prossimi passi del governo saranno “un abbassamento del carico fiscale alle imprese e un grande aiuto alle famiglie”.
La Voce
