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PONTE DI GENOVA. TONINELLI CONTRO AUTOSTRADE: “PIÙ UTILI CHE SICUREZZA”

Il Ministro delle Infrastrutture ieri alle Commissioni di Camera e Senato

Il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli ha riferito ieri pomeriggio alle Commissioni di Camera e Senato istituite per indagare sul crollo del ponte Morandi a Genova. Al Ministro non è mancata l’occasione per sferrare un duro attacco ad Autostrade per l’Italia.

“Bisogna smettere di inseguire le emergenze e programmare gli interventi per evitare che accadano eventi come il crollo del ponte” ha esordito Toninelli aggiungendo: “Nel 2016 i ‘signori delle autostrade’ hanno fatturato quasi 7 miliardi. Per manutenzione si sono spesi appena 646 milioni”. Toninelli ha sottolineato che su 7 miliardi, “5,7 miliardi derivano dai pedaggi autostradali”. “Allo Stato – ha proseguito il Ministro – sono tornati appena 841 milioni. Nel frattempo, dati del mio Ministero, gli investimenti sono calati del 20% rispetto al 2015 e per la manutenzione si sono spesi appena 646 milioni, il 7% in meno rispetto all’anno prima”.

Toninelli è entrato nel merito degli investimenti autostradali, altro elemento di critica, spiegando che “i dati a disposizione evidenziano, nel corso degli anni, una progressiva riduzione di spesa, la quale è passata da un importo medio di 2 miliardi degli anni 2000 a 950 milioni del 2017”. “La spesa progressiva per investimenti nel periodo regolatorio 2008 – 2017 ammonta a 16.483,31 milioni di euro, e risulta inferiore rispetto alle previsioni riportate dai Piani Finanziari nel medesimo periodo di riferimento, pari a 25.409,06 milioni euro, corrispondente a una percentuale di attuazione del 64,87%. Questo dimostra ancora una volta l’esigenza di intervenire su un sistema malato, che non ha giustificazioni né corrispondenze negli altri Paesi europei”.

Parlando poi delle tariffe, il Ministro ha detto: “Il capitale investito dalla maggior parte delle concessionarie era già stato ampiamente ammortizzato e remunerato, tra la metà e la fine degli anni Novanta. Pertanto, le tariffe avrebbero quanto meno potuto essere drasticamente ridotte”, ha aggiunto il ministro, precisando: “Degli extraprofitti hanno beneficiato totalmente le società concessionarie, a discapito dei cittadini”.

Toninelli si è poi soffermato sulle convenzioni tra Ministero ed Autostrade. “Tutte le convenzioni uniche sottoscritte nel periodo 2007-2008 sono state approvate per legge sotto i governi di centrosinistra e centrodestra di quegli anni. Questa procedura ha di fatto escluso la valutazione da parte degli Uffici amministrativi preposti all’epoca ovvero Anas, Mit e Mef. Quindi sullo stato attuale delle convenzioni, essendo state escluse le amministrazioni, la responsabilità è unicamente politica”.

Per quanto riguarda la decisione di Autostrade per l’Italia di pubblicare online il testo della convenzione, il Ministro ha affermato: “Venerdì ho dato mandato alla dirigenza del Mit di tirare fuori tutti gli atti, gli allegati e il Piano finanziario connessi alla convenzione”, sottolineando: “E ciò malgrado le fortissime pressioni interne ed esterne in senso contrario che stavo subendo e continuo a subire”. “L’ho fatto in modo da dare davvero trasparenza all’opinione pubblica sui numeri grazie ai quali i padroni delle autostrade si sono arricchiti gestendo beni che appartengono a tutti noi. La trasparenza è il primo passo. Ma non mi fermerò, non ci fermeremo qui”. “Dopo quasi 20 anni dalla privatizzazione – ha aggiunto -, dopo 20 anni di segreti e di omissis, Autostrade per l’Italia ha deciso improvvisamente di voler fare trasparenza, cercando di far apparire il proprio gesto come spontaneo e dettato da un autonomo desiderio di venire incontro all’interesse pubblico”. “Lo ha fatto dopo i 43 morti di Genova ma in precedenza la stessa società ci aveva formalmente diffidato dalla pubblicazione minacciando azioni legali”.

Toninelli ha poi garantito che l’Esecutivo “farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, valutando di volta in volta se l’interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti in essere in modo che siano meno sbilanciati a favore dei concessionari”.

Il Ministro ha poi anticipato l’istituzione di una banca-dati che conterrà tutte le informazioni relative allo stato delle infrastrutture del Paese. “Questa sciagura ci impone di adottare nuove misure rispetto al passato. Dobbiamo allestire una banca dati, a livello centrale, che possa acquisire tutte le informazioni riguardanti lo stato e la manutenzione di tutte le nostre infrastrutture. Per ogni infrastruttura dovremo avere certezza dell’intervento di manutenzione da ultimo adottato e di quelli programmati”. Toninelli ha quindi chiesto ad Autostrade di “inoltrare, entro il primo settembre, una dettagliata relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità dell’infrastruttura in questione e prevenire lo specifico evento accaduto”.

Toninelli non ha mancato di ricordare le vittime del crollo e le loro famiglie. “Il mio primo pensiero va alle vittime, alle famiglie che purtroppo piangono i propri cari, ai feriti che soffrono, agli eroi che dal primo istante hanno profuso tutto il loro impegno scavando tra le macerie e sono tutt’ora impegnati per far fronte alle conseguenze del grave e assurdo disastro che il 14 agosto ha profondamente ferito la città di Genova”. Il Ministro ha rimarcato che “il governo sarà sempre al fianco di queste famiglie. Proprio a loro, ai morti e ai loro parenti, ai feriti, ai tantissimi che sono momentaneamente sfollati, e a una città lacerata e spezzata in due, dobbiamo il nostro impegno a non arretrare di un millimetro”, evidenziando che “è inaccettabile una tragedia come questa che poteva e doveva essere evitata”.

Circa gli sfollati, Toninelli ha ricordato che “le prime famiglie hanno già ricevuto un alloggio” garantendo che “secondo il cronoprogramma, tutte le 165 persone sfollate avranno un’abitazione entro metà novembre”.

Per quanto riguarda la demolizione dei tronconi del ponte Morandi, Toninelli ha spiegato che “è emersa la disponibilità da parte di Società Autostrade a presentare entro i prossimi 5 giorni alcune ipotesi operative e relative tempistiche relative alla demolizione dei tronconi del viadotto non collassati e instabili”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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