Economia

Reddito di cittadinanza: la bozza del decreto riporta alcune analogie e differenze con il Rei

Il reddito di cittadinanza dovrà essere erogato alle persone in stato di bisogno (con regole più stringenti per gli stranieri), con tetti più alti per il beneficio economico e una riduzione dell’attesa per il rinnovo

Pronta la bozza del decreto sul reddito di cittadinanza: si ipotizza 1.375.000 famiglie richiedenti, quasi 200mila delle quali di soli stranieri. Non si guarderà solo all’Isee, come per l’attuale reddito di inclusione, ma anche al reddito familiare con una soglia incrementata a 9.630 euro annui se si è in affitto. In molti casi, il decreto riporta norme simili al Rei, ma con tetti più alti per il beneficio economico. Di fatto, a differenza del reddito di inclusione, il reddito di cittadinanza impone una barriera rigida del reddito di partenza. Leggendo la bozza, emergono alcune analogie e differenze tra il reddito di cittadinanza e il Rei ad esempio chi può fare richiesta: sia per l’uno che per l’altro si potrà chiedere se cittadini italiani o comunitari con diritto di soggiorno o di paesi extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo.

Per il Rei bisogna essere residenti da due anni al momento della domanda mentre per il reddito di cittadinanza la residenza in via continuativa si deve avere da cinque anni. Così come per la durata del beneficio che è la stessa: 18 mesi per entrambi con la sola differenza che per il Rei bisogna attendere per il rinnovo almeno sei mesi, mentre per il reddito di cittadinanza basterà un mese. Per entrambe le misure sarà prevista l’attivazione di tutto il nucleo familiare per la ricerca del lavoro e per lo studio nel caso dei componenti minori. Prevista la possibilità di chiedere al beneficiario fino a 8 ore di lavoro settimanale per progetti del comune di residenza (non per il Rei).

Una delle prime differenze tra le due misure riguarda il valore massimo Isee: per chiedere il reddito di cittadinanza bisognerà avere un valore massimo di 9.360 euro mentre per il Rei il tetto è a 6mila euro. Nel reddito di cittadinanza verrà considerato anche il valore del reddito familiare che dovrà essere inferiore alla soglia di 6.000 euro annui (per un single) incrementata secondo una scala di equivalenza (0,4 per ogni componente maggiorenne e 0,2 per ogni minore con un massimo di 2,1, quindi 12.600 euro). Un’altra differenza sarà per il beneficio economico: dovrebbe essere quasi doppio per il reddito di cittadinanza rispetto al Rei perché a fronte di redditi pari a zero può arrivare a 6mila euro annui per un single (500 al mese a fronte dei 187 per un single per il Rei) e a 12.600 per una famiglia di 6 persone (1.050 al mese a fronte dei 539 euro del Rei).

Tale beneficio è aggiuntivo rispetto al reddito familiare esistente e non può essere inferiore a 480 euro annui (40 euro al mese).Infine, il reddito di cittadinanza sarà compatibile con il Naspi, mentre il Rei no. Precisando: si può ottenere il Rei anche se si ha il sussidio di disoccupazione, purché non superi la soglia del reddito annuo (6.000 euro incrementati a seconda dei componenti della famiglia). Il reddito familiare per il reddito di cittadinanza è considerato al netto dei trattamenti assistenziali fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi (come ad esempio l’indennità di accompagnamento).

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."
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