Politica

Reddito di Cittadinanza. La Lega propone un anno di servizio civile obbligatorio per i giovani

E' il momento degli emendamenti in Commissione Lavoro al Senato

In Senato si lavora alacremente per mettere a punto il testo definitivo che andrà a comporre il cosiddetto ‘Decretone’ che contiene le norme per il Reddito di Cittadinanza.

E’ il momento degli emendamenti. In Commissione Lavoro a Palazzo Madama, la Lega ne ha presentato uno che prevede un anno di servizio civile obbligatorio per i giovani che faranno richiesta di ottenimento del Reddito. Secondo l’emendamento, la cosa riguarderà chi non lo ha mai fatto ed una “presenza media settimanale di 25 ore”. I dipartimenti regionali ai Giovani dovranno gestire l’obbligo ed i centri per l’impiego, il controllo.

Un altro emendamento a firma Lega è destinato a chi si separa. Dovrà dimostrare attraverso “apposito verbale della polizia municipale”, che non abita più nella casa coniugale, qualora la separazione o il divorzio siano avvenuti dopo il primo settembre 2018. Questo, per evitare finte separazioni o divorzi, mirati ad ottenere il Reddito, pur non essendo aventi diritto.

Un’ulteriore proposta leghista può essere definita, “anti-divano”. Almeno uno dei due componenti del nucleo familiare richiedenti il Reddito, “abbia corrisposto, nei dieci anni precedenti, imposte e contributi da lavoro, in un qualsiasi importo e per almeno 24 mesi, anche non continuativi”. A questo si aggiunge, sempre su proposta della Lega, l’attestato dell’adempimento degli obblighi da far pervenire all’INPS, prima dell’accreditamento mensile del Reddito.

Gli uomini del Carroccio pensano a drenare anche il flusso straniero di domande per l’ottenimento del Reddito. La Lega mira ad escludere la possibilità che per ottenerlo, sia sufficiente la presenza di un familiare in possesso di un permesso di soggiorno. Inoltre, una certificazione scritta in italiano che descriva la composizione del nucleo familiare.

Il Movimento Cinque Stelle invece, pensa a come bloccare i “furbetti” che, pur percependo il Reddito di Cittadinanza, lavorano in nero. L’idea in un emendamento che prevede l’estensione delle sanzioni già esistenti per chi fa lavorare in nero gli stranieri clandestini ed i minori rispetto all’età di lavoro. E’ già esistente in questi casi, una maxisanzione incrementata del 20%.

Intanto, dalle Regioni arriva la protesta per il dimezzamento dei fondi destinati alla riforma dei centri per l’impiego, fondi stanziati in Manovra, che sarebbe data dall’entrata in vigore del ‘Decretone’. A lanciare l’allarme è Cristina Grieco, coordinatrice degli assessori regionali al Lavoro, durante la sua audizione alla Bicamerale per gli Affari regionali.  “In Manovra si prevedevano investimenti fino a un miliardo, ora sono previsti 480 milioni per il 2019 e 420 per il 2020”, ha affermato la Grieco, aggiungendo che se il ‘Decretone’ dovesse “essere convertito in questo termini”, specie per quanto riguarda l’assunzione dei navigator, il ricorrere alla Corte Costituzionale sarà preso in seria considerazione poiché “non si tiene conto delle competenze” riferite alle Regioni.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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