Cronaca

ROBERTA RAGUSA: PER LA CASSAZIONE LOGLI E’ COLPEVOLE

La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della difesa, confermando la condanna a 20 anni per il marito della donna scomparsa

Roma, 10 luglio – La Corte di Cassazione ha emesso il verdetto di inammissibilità del ricorso presentato dai legali di Antonio Logli, accusato di aver ucciso la moglie, Roberta Ragusa, distruggendone il cadavere. I fatti risalgono ai giorni tra il 13 e il 14 gennaio 2012, quando la donna scomparve dalla sua casa di Gello, frazione di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa e mai più ritrovata.

Nel 2018, la Corte d’Assise d’Appello di Firenze aveva riconosciuto Logli colpevole dei reati ai lui ascritti, condannandolo ad una pena di 20 anni di carcere che la Cassazione, con la sentenza di oggi, ha confermato.

Logli ha atteso la sentenza in un luogo segreto del Pisano, con l’ex amante ed ora convivente, Sara Calzolaio e la figlia minore. Appena informato dai legali, l’uomo ha detto: “Non è giusto, non ho fatto niente, non capisco perché”, mentre la Calzolaio, in lacrime, “Non è giusto, non è giusto”.

Lacrime ma di gioia quelle dei parenti della Ragusa, alla lettura della sentenza. Maria Ragusa ha dichiarato: “Finalmente si smetterà di dire che mia cugina era in giro a divertirsi. Mia cugina è morta, lo ha detto anche la Cassazione. Giustizia è fatta”.

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