Salone del Libro. Altaforte esclusa ma l’editore non molla

Torino, 9 maggio – La Società editrice ‘Altaforte’, considerata vicina agli ambienti dell’estrema Destra e a Casapound in particolare, è stata esclusa dal Salone del Libro che apre i suoi battenti oggi a Torino. Lo stand è stato smantellato.

L’editore, Francesco Polacchi, non ha comunque intenzione di farsi mettere da parte e dice: “Ci sarò per ribadire che la logica di Altaforte non si piega al pensiero unico”. “Le mie dichiarazioni sono state usate come scusa – afferma ancora Polacchi -, sono stato denunciato per un reato di opinione. Sono disponibile a chiarire la mia posizione con la Procura, ma ritengo che la pietra dello scandalo sia il libro ‘Io Matteo Salvini’. E’ un attacco al ministro dell’Interno, che comunque non voglio tirare per il bavero”. “Una revoca inaccettabile; andremo per via legali”.

Nella vicenda è arrivato anche il commento del Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini che da Pesaro dichiara: “Sono pericolosissimi i processi alle idee e i roghi dei libri”. “Siamo nel 2019 alla censura dei libri in base alle idee – prosegue il leader del Carroccio -. Ma non ha mai portato fortuna il rogo e la censura dei libri. Alle idee si risponde con le idee non con la censura. Alla faccia dei compagni democratici che decidono chi può andare al Salone del libro e chi non ci può andare, fanno i processi alle idee”.

Di tutt’altro avviso il Ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli che a margine dell’inaugurazione del Salone ha espresso parole favorevoli all’esclusione di ‘Altaforte’. “Sono assolutamente d’accordo con le scelte fatte insieme dal sindaco Chiara Appendino e dal presidente della Regione Sergio Chiamparino perché quando si fa politica si tratta anche di scegliere”, ha detto il Ministro aggiungendo: “Sono state dette delle cose gravi, di cui non si può far finta di nulla. E bisogna prendere delle posizioni”.

La Voce

Foto: Ansa