Politica

SALVINI A MILANO CON I SOVRANISTI: “CHI CI CHIAMA FASCISTI, TEME IL FUTURO”

La folla fischia ai nomi della Merkel, di Macron, di Juncker e del Pontefice. Duri commenti dal Partito Democratico alle parole del leader leghista

Pomeriggio animato, quello di ieri a Milano. Il Vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini ha sfilato in corteo con i suoi ed i rappresentanti dei maggiori partiti della Destra sovranista europea. Ad accompagnare gli uomini del Carroccio, altri 11 leader politici.  Il corteo ha raggiunto Piazza del Duomo dove gli esponenti delle Destre hanno tenuto i loro discorsi.

L’intervento del Segretario leghista è stato preceduto da quelli di George Meuthen di Alternative fur Deutschland (Afd), Marine Le Pen e Geert Wilders. Tutti hanno speso parole d’elogio per il Capo del Carroccio.

Meuthen, nel suo discorso ha chiamato in causa la “fortezza europea”: parole che evocano scenari bellici. Più morbida la Le Pen che, pur tenendo alto il vessillo rivoluzionario, ha sottolineato che la rivoluzione dovrà essere pacifica, senza mancare di sottolineare l’esigenza di riconquistare l’Europa. Duro invece Wilders che ha più volte rimarcato, “basta immigrazione, basta Islam”.

Salvini ha esordito affermando: “Qui non ci sono estremisti, razzisti, fascisti. La differenza è tra chi guarda avanti, parla di futuro e di lavoro e chi fa i processi al passato: hanno paura del passato perché non hanno un’idea di futuro. Noi stiamo costruendo il futuro”. “E’ un momento storico per liberare il continente dall’occupazione abusiva organizzata a Bruxelles da molti anni – dice il vicepremier -. Chi ha tradito l’Europa, il sogno dei padri fondatori, di De Gaulle e De Gasperi? I Merkel, i Macron, i Soros, gli Juncker, che hanno costruito l’Europa della finanza e dell’immigrazione incontrollata”, ha detto ancora il leader leghista, aggiungendo che è il momento di “prenderci la maggioranza cacciando la Sinistra”, sino ad ora al Governo di Bruxelles, supportata dai Popolari. E’ verosimile che Salvini auspichi un cambio di passo, con i sovranisti vincitori e prossimi governanti europei insieme al PPE.

La folla presente in Piazza Duomo ha fischiato a più riprese quando Salvini ha pronunciato i nomi della Cancelliera tedesca, Angela Merkel, del presidente francese, Emanuel Macron, del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker e di Papa Bergoglio. I fischi al Papa sono stati condannati da tutte le forze politiche. E proprio rivolgendosi al Pontefice, il Vicepremier leghista ha ricordato che “il Governo sta azzerando i morti nel Mediterraneo, con orgoglio e spirito cristiano”, aggiungendo una previsione: “Se la Lega sarà primo partito porteremo le nostre politiche in tutta Europa e non entrerà più nessuno”. Salvini ha voluto sottolineare la differenza tra Papa Francesco, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il Segretario leghista vede gli ultimi due predecessori di Bergoglio come difensori delle radici cristiane dell’Europa.

Salvini ha voluto riproporre il rosario ed un appello ai santi, al pari del discorso di chiusura nell’ultima campagna elettorale per le Politiche, tenuto sempre a Milano. Il leader della Lega ha scelto toni meno arrembanti del solito, citando Chesterton, Churchill, Ghandi e la Fallaci. Salvini ha affermato di essere pronto a dare la vita per l’Italia, aggiungendo che non si fermerà “davanti a niente e nessuno, con la convinzione di essere nel giusto”. Il Vicepremier ha poi detto che il Governo durerà altri quattro anni, insieme al Movimento Cinque Stelle al quale non lancia nessuna frecciata ed anticipando l’intenzione di introdurre “una tassa al 15% per tutti”.

I commenti alle parole di Salvini sono arrivati dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico. Luigi Di Maio, precedentemente “preoccupato dall’ultradestra” a Milano, ha voluto esprimere parole di rispetto “per tutte le piazze”, augurandosi “che Salvini abbia chiesto a Le Pen, ad Orban e agli altri governi sovranisti di prendersi i migranti che arrivano in Italia”.

Più caustico il Segretario del PD, Nicola Zingaretti. “Da Salvini nessuna idea per il futuro degli Italiani”, ha detto il leader Dem. “Tanta demagogia e odio nell’interesse della Lega. Una sfilata di partiti nemici dell’Italia. Da parte nostra nessuna complicità con questa Destra: Governo e Salvini a casa”.

Antonio Marino

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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