Politica

SALVINI E DI MAIO ALLA COMMISSIONE UE: “GIU’ LE MANI DA PENSIONI E QUOTA 100”

I due Vicepremier replicano alle parole di Bruxelles. Meloni (FdI): "L'Europa chieda scusa agli italiani ma il Governo rilanci l'economia"

Le annotazioni critiche della Commissione Europea sul debito italiano che preludono ad una procedura d’infrazione, hanno trovato le repliche dei due Vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio i quali non vogliono sentir parlare di toccare le pensioni e la ‘Quota 100’, respingendo al mittente le accuse che a far aumentare il debito siano state le scelte politiche dell’Esecutivo in carica.

“L’infrazione riguarda i debiti fatti dal PD. Saremo responsabili, ma pensioni e quota 100 non si toccano”, ha affermato Di Maio. “E’ molto seccante che ogni giorno si trovi un motivo diverso per parlare male dell’Italia e di questo governo”, ha attaccato il Capo politico del Movimento Cinque Stelle. “Sono anni che diamo senza ricevere, o che riceviamo meno di quanto ci spetterebbe, anni che siamo totalmente ignorati sulla questione migranti, ad esempio. Ci lasciano tutto il peso e, come se non bastasse, poi ci fanno pure la morale. Così non va bene, così è troppo facile”. “Lasciatemi dire che come sento parlare di doveri, mi piacerebbe sentir parlare anche di diritti – ha detto ancora Di Maio -. Diritti degli italiani e delle loro famiglie, che tradotto significa la possibilità di aiutare anche le imprese, le scuole, la nostra sanità. Quindi rimbocchiamoci le maniche tutti. E con tutti intendo anche Bruxelles”.

Sulla stessa linea, Salvini: “Il modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio. Con l’austerità sono cresciuti debito e disoccupazione”. “Non chiediamo i soldi degli altri, vogliamo solo investire in lavoro, crescita, ricerca e infrastrutture. Sono sicuro che a Bruxelles rispetteranno questa volontà”, ha aggiunto il leader leghista. “Se gli italiani non lavorano il debito cresce – ha rincarato il Ministro dell’Interno -. Non ci vuole uno scienziato per capirlo. Basta guardare quello che si è fatto negli ultimi dieci anni: taglia, taglia, taglia. E il debito cresce. Dobbiamo fare il contrario, altrimenti non puoi assumere medici e chiudi gli ospedali, non puoi assumere poliziotti e chiudi i posti di Polizia, non puoi assumere giudici e chiudi i tribunali. E’ il momento di riaprire, di ricostruire”.

Nel merito ha espresso la sua opinione anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. L’ex Ministro non si schiera ovviamente col Governo ma neanche con l’Europa. “Penso che la Commissione Europea, più che mandare lettere per dirci cosa dobbiamo fare, dovrebbe mandare lettere per chiedere scusa per le politiche drammatiche che ha fatto intraprendere in questi anni”. Ciononostante, “se il Governo pensa di rispondere all’UE reiterando le politiche folli dell’ultimo anno, spendendo in deficit per finanziare il mostro della spesa pubblica, la procedura sarà inevitabile. Sfido il Governo ad andare a vedere il bluff dell’UE, presentando una ricetta in grado di rilanciare l’economia italiana”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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