Politica

Salvini e Di Maio varano il contratto di governo. Ce la faranno?

Oltre 22 punti: spariscono referendum sull'euro, mano leggera sui migranti, nessuna traccia del premier

Chiuso l’accordo sul contratto di governo tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Oltre 22 punti distribuiti in 40 pagine ma non ancora completamente definitivi: manca ancora un accordo reale sulle grandi opere ma anche su altre questioni. Ciò che più interessa, chi guiderà l’eventuale Esecutivo, resta ancora argomento pregno di mistero. Ancora adesso l’incertezza sulla premiership regna sovrana, dando adito alle ipotesi più disparate tra le quali, una staffetta Salvini-Di Maio o Di Maio – Salvini. Ciò che appare abbastanza sicuro, è che si tratterà di una figura politica. Nelle prossime ore, forse, ci sarà chiarezza.

Entrando nel merito del contratto di governo, tramonta il referendum sull’euro, mirato ad uscire dalla moneta unica. Resterebbe però aperto il capitolo di una revisione dei trattati europei. Stando a quanto contenuto nel programma, l’istituzione di un Comitato di conciliazione che, partecipato anche da Salvini e Di Maio, servirà ad appianare eventuali diaspore all’interno dell’Esecutivo: in buona sostanza, un organo di controllo di ispirazione tedesca. Altro elemento del programma, quello sul conflitto di interessi mentre sul nodo dei migranti, si profila una posizione più morbida nata dal confronto tra i leghisti duri e puri e le anime più concilianti del Movimento Cinque Stelle che evidentemente hanno prevalso sul pugno di ferro padano. L’eventuale governo metterà mano anche alle pensioni d’oro, come su vitalizi e sprechi.

Il contratto sarà posto all’attenzione dell’elettorato leghista, attraverso gazebo nel prossimo fine settimana, e di quello pentastellato che avrà a disposizione la tradizionale piattaforma. Solo allora nascerà la vera versione del contratto di governo che Salvini e Di Maio, coi loro tempi, sottoporranno al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme al nome di chi dovrà guidare l’eventuale squadra di Palazzo Chigi.

Non è infine scontato che Di Maio e Salvini facciano parte del probabile Esecutivo: entrambi hanno dato la loro disponibilità a chiamarsi fuori, se questo possa servire alla costituzione del team. Ciò non toglie le ambizioni leghiste che per sé vorrebbero gli Interni e l’Agricoltura.

C’è solo da capire, una volta ammessa e concessa la nascita del nuovo governo a guida Lega-M5s, quanto potrà durare. I ben informati infatti, ritengono che l’accordo raggiunto non abbia fatto i conti con le coperture finanziarie necessarie per realizzare quanto si propongono di fare. Se confermato, ciò significherebbe solo due cose: vita effimera e voto anticipato, ampiamente anticipato.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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