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Scegliere tra l’idealismo oppure un Ideale di vita

Cosa difendere per primo nella propria vita?

Quando siamo giovani siamo attratti dall’eroismo, siamo attratti dalle dinamiche che ci valorizzano, nelle quali possiamo iniziare ad esprimerci, ad affermarci, a confrontarci con la realtà della vita. Ed è vero che unicamente la realtà ci fa sapere a quale punto siamo veramente arrivati.

Nel mondo ci sono due vie essenziali, l’idealismo e L’Ideale.

L’idealismo è una sorta di corrente filosofica che può nutrire i progetti di una persona buona come lo può ugualmente fare per quelli di una persona cattiva. L’idealismo nutre la volontà, il cuore e l’intelletto ma conduce spesso a bloccarsi alla sfera umana, che nel tempo si dimostra non stabile. E’ ovvio che è una dinamica interiore che deve procedere ma con l’obbiettivo di essere nutrito da un’ispirazione ed un impulso che provenga da una dinamica verticale, e quindi che stimola l’anima e la coscienza. Così, l’uomo ha la possibilità di approfondire il motivo per il quale impegna il suo intelletto, il suo cuore e la sua volontà, e di andare fino in fondo, fino alla dimensione spirituale, iniziatica, divina, la dimensione dove può scoprire le leggi sacre e condurre tutto verso un’altra dinamica, una dinamica più completa, un ideale.

L’ideale di vita è sempre collegato a questioni esistenziali e si presenta sotto la forma di un richiamo profondo che non può trovare soddisfazione nella vita orizzontale umana, nelle preoccupazioni sociali. La sensazione intima è come di essere catturato da una dimensione di vita che ti chiama, che prende contatto con te, che fa appello ad una dimensione del tuo essere che si interfaccia a certe situazioni o semplicemente al cospetto della natura o ancora al cospetto di un ambiente religioso sano. L’ideale per definizione trascende la condizione umana e la porta verso la verticalità dell’esistenza, quindi incita ad appoggiarsi su un principio superiore più reale che la vita conosciuta. L’ideale unisce la terra al cielo, la materia allo spirito, l’inferiore al superiore, il temporale al senza tempo.

Prendiamo per esempio dei giovani, degli adolescenti che si trovino nella situazione di non poter andare a scuola o al liceo. Secondo l’educazione e il tipo di relazione che hanno rispetto alla società, i valori che hanno o meno germogliato dentro di loro, la risposta sarà diversa. Ci sarà chi preferirà lasciare andare e rimanere a casa, ci sarà chi a causa della mancanza di socialità con i propri compagni di classe, farà di tutto per organizzarsi diversamente. Poi, ci sarà anche chi è stato toccato dal principio dell’educazione e del sapere, oltre che al bisogno di ritrovare i propri compagni di classe. Questi esempi riportano ad un idealismo, ciascuno con il proprio punto di vista.

Invece, un giovane, magari più interiorizzato, più aperto alla vita stessa, potrà incominciare a farsi delle domande sulla vita, essendo meno toccato da ogni forma d’imprigionamento intellettuale, potrà eventualmente sentire un richiamo particolare a causa della situazione stessa e sentirà di voler andare a scuola e di difendere il diritto stesso di andare a scuola. Oltre a questo, inizierà a riflettere sul senso della vita, su ciò che ha senso e su ciò che non ha senso. Forse incomincerà a porsi domande esistenziali rispetto alla sua presenza sulla terra. Il mistero della propria esistenza diventerà una preoccupazione, intesa come un mistero da risolvere. Sicuramente vorrà approfondire l’origine della parola “Educazione”, “Sapere”, “Scuola”, e si avvicinerà  ad un’apertura di coscienza. Il giovane scoprirà che esiste un’educazione morta ed un’altra vivente, che esiste un sapere morto ed un altro vivente, che proviene dai Misteri della vita. Anche il proprio corpo diventerà un mistero da scoprire e di cui prendersene cura naturalmente. Scoprirà che l’unico diritto da difendere è il diritto ad una vera crescita e fioritura interiore attraverso la vita esteriore.

Da un idealismo si può quindi arrivare a  risvegliarsi ad un ideale superiore, nascosto nelle profondità del nostro essere.

Lo auguro ai giovani…

Scritto da Alain Contaret

Rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia

Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) ed insegnante esseno

Esperto dell’Arte del movimento meditativo esseno (Qi Gong e Yoga esseno)

Discepolo del Maestro Olivier Manitara

Correzione testo: Barbara Frattini

Sacerdotessa essena ed Ierogrammata (scriba essena)

Discepola del Maestro esseno Olivier Manitara

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Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

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