Cronaca

SEA WATCH: I MIGRANTI CHIEDONO DI SBARCARE, SALVINI DICE NO

Il Ministro dell'Interno: "Non sbarcano neanche a Natale". E la Corte Europea respinge il ricorso dei migranti

“Non sbarcano neanche a Natale”: con queste parole, il Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha rimarcato la propria posizione circa i 42 migranti che si trovano a bordo della nave ONG, ‘Sea Watch’ da ormai 14 giorni, al largo di Lampedusa. A questo si aggiunge il fatto che la Corte Europea ha respinto il ricorso presentato da alcuni migranti.

In un accorato appello lanciato attraverso un video pubblicato sul profilo Twitter della Sea Watch International, uno dei migranti dice: “Non ce la facciamo più, qui siamo come in prigione, aiutateci a sbarcare presto, a mettere i piedi giù da questa barca”. Siamo tutti stanchi, esausti”, aggiunge il migrante che prosegue: “Pensate ad una persona appena uscita di prigione e fuggita dalla Libia, che ora si trova qui seduta o sdraiata. Immaginatevi come debba sentirsi questa persona”. “Manca tutto – afferma ancora il migrante -, non possiamo fare niente, non possiamo camminare né muoverci perché la barca è piccola mentre noi siamo tanti. Non c’è spazio”. L’uomo poi dice che l’Italia “si rifiuta di farci approdare” e per questo chiede “l’aiuto delle persone a terra, qui non è facile, non è facile stare su una barca piccola. Per favore, non ci lasciate qui così, non ce la facciamo più”.

Il titolare del Viminale però, non pare farsi scalfire dalla richiesta di aiuto. “La Sea Watch in Italia non ci arriva. In 13 giorni se avessero avuto veramente a cuore la salute dei migranti sarebbero andati e tornati dall’Olanda”, afferma Salvini aggiungendo: “L’Italia non si fa dettare la linea da una ONG che non rispetta le regole”.

Commentando infine il ricorso presentato alla Corte Europea da parte di alcuni dei migranti imbarcati sulla ‘Sea Watch 3′, il Vicepremier dice: “Qualunque sarà la decisione di Strasburgo, la nostra linea non cambia. E’ una nave olandese di una ONG tedesca, il problema lo risolvano Berlino e Amsterdam”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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