Calcio Serie A

Serie A: Inter e Juve avanti di rigore. Dal dischetto Icardi e Ronaldo abbattono Udinese e Torino

Il 16° turno del campionato di calcio di serie A ha preso il via ieri con i successi di Inter e Juventus, entrambe vittoriose per 1-0, rispettivamente a San Siro contro l’Udinese e nel “derby della Mole”. La giornata proseguirà oggi con altri sei incontri, per poi completarsi tra lunedì e martedì con i posticipi di Lazio e Milan.

L’Inter riprende confidenza con la vittoria dopo dieci giorni di digiuno, in cui ha pareggiato a Roma con i giallorossi e perso a Torino con la Juventus in campionato, prima di subire martedì scorso l’amara eliminazione dalla Champions League. A San Siro l’Udinese capitola per 1-0 soffrendo però poco e arrivando persino a spaventare i nerazzurri nei primi venti minuti della ripresa; fino a quel momento gli uomini di Spalletti si erano resi pericolosi unicamente con un colpo di testa di Icardi fuori di poco e con una botta di Keita Balde, alzata sopra la traversa dal volo di Musso. All’inizio del secondo tempo però Mandragora e Ter Avest mancano il bersaglio da posizione favorevole, incrinando la già volatile autostima dei nerazzurri; poco dopo l’ora di gioco arriva poi l’inconsueto errore di Icardi, che di testa spedisce fuori dopo un’ottima iniziativa di Keita Balde sulla fascia sinistra. Al 76° arriva la svolta, quando l’arbitro Abisso, sollecitato dal VAR, rileva un evidente fallo di mano in area di Fofana; dagli undici metri Icardi realizza il proprio 9° gol in campionato con un morbido “cucchiaio”, con Musso già spiazzato. Il successo contro la squadra di Nicola, al secondo stop consecutivo, risolleva la classifica dei nerazzurri, sempre terzi, che raggiungono quota 32 punti, 3 in meno del Napoli e 14 in meno della Juventus.

Proprio i campioni d’Italia in serata hanno dato ulteriore continuità alla propria marcia inarrestabile, infilando nella stracittadina contro il Torino la quindicesima vittoria in sedici partite. In un confronto sanguigno, ma con poche occasioni degne di nota, il gol del decisivo 1-0 per i bianconeri giunge al minuto 70; il retropassaggio di Zaza verso Ichazo (subentrato nel primo tempo al dolorante Sirigu) si rivela troppo pigro e costringe l’estremo difensore uruguaiano ad entrare fallosamente su Mandzukic, intervenuto in anticipo sulla traiettoria. Dal dischetto, Cristiano Ronaldo calcia in modo tutt’altro che impeccabile, ma sufficiente a perforare il portiere granata; per il lusitano si tratta della marcatura numero 11 in campionato. Poco dopo, il fuoriclasse portoghese rende vano il 2-0 di Mandzukic, intervenendo in posizione di fuorigioco attivo sul cross di Pjanic, successivamente spedito in rete dal numero 17 croato. Di fatto, non succede più nulla; il Torino, artefice di un match più che onorevole, non riesce infatti a riportare il punteggio in parità e deve accontentarsi della consapevolezza di aver fatto il proprio massimo, restando fermo al sesto posto con 22 punti.

Alle 12:30 di oggi saranno SPAL e Chievo a riaprire le ostilità. I ferraresi non vincono ormai da quasi due mesi  e vantano solo quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione; paradossalmente, i clivensi, sempre ultimi con soli 3 punti, appaiono maggiormente in salute e in fiducia, avendo ottenuto quattro pareggi consecutivi nelle ultime giornate. Alle 15 al “Franchi” andrà in scena il derby toscano tra Fiorentina ed Empoli; i gigliati non vincono da fine settembre e hanno incassato la miseria di sei pareggi nelle ultime otto giornate. Gli empolesi, viceversa, sono rinati sotto le cure di Iachini, che hanno prodotto 10 punti nelle ultime quattro uscite. Sempre alle 15, sarà il momento di Frosinone-Sassuolo e Sampdoria-Parma. I ciociari hanno raccolto quasi per intero il proprio bottino di classifica nelle ultime sette partite, in cui hanno conquistato 7 degli 8 punti complessivi; i neroverdi, dal canto loro, appaiono in evidente involuzione, con un solo successo nelle ultime nove partite. Al “Ferraris” si incrociano due delle più gradevoli realtà del nostro campionato; i blucerchiati hanno ripreso a camminare nelle ultime tre giornate, in cui hanno ottenuto 5 punti, dopo una flessione culminata con tre sconfitte di fila. I ducali,  invece, sono risultati piuttosto appannati nelle ultime due giornate, in cui hanno prodotto solo un pareggio.

Alle 18 toccherà al Napoli, che a Cagliari sarà chiamato ad arginare il nuovo divario con la Juventus; i partenopei, afflitti dall’amarissima estromissione dalla Champions League, trovano però nei sardi un ostacolo non certo agevole, per quanto gli uomini di Maran non vincano da fine ottobre e abbiano inanellato quattro pareggi in successione nell’ultimo mese. In serata, la Roma attende il Genoa. Pur essendosi qualificati agli ottavi di Champions League già con un turno di anticipo, per i giallorossi il periodo è tutt’altro che semplice; sono infatti tre, ormai, le giornate senza vittorie per i capitolini, che per di più sette giorni fa hanno sperperato contro il Cagliari il doppio vantaggio e la superiorità numerica. I grifoni sono invece alla seconda partita sotto la guida di Prandelli, dopo l’esordio con la SPAL finito 1-1.

Lunedì si prospetta poi gustoso il confronto tra Atalanta e Lazio. Gli orobici hanno incamerato cinque vittorie nelle ultime sette giornate e aspirano senza nascondersi a riproporsi come candidata ad accedere all’Europa League; i biancocelesti, invece, nelle ultime quattro giornate hanno sempre pareggiato, facendosi agganciare e poi superare al quarto posto dal Milan, che ora ha un punto in più in graduatoria. Proprio i rossoneri martedì sera proveranno a ricomporsi a Bologna dopo l’eliminazione senza attenuanti patita in Europa League; anche in casa dei felsinei, terzultimi, l’atmosfera si presenta tesa, con la vittoria che latita da fine settembre, Filippo Inzaghi che è perennemente sul filo dell’esonero e la dirigenza che negli ultimi giorni è stata oggetto di una pesante contestazione.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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