Calcio Serie A

Serie A: l’Atalanta batte l’Udinese e vola al quarto posto

Fischi per la Fiorentina, ko col Sassuolo

La coda del 34° turno del campionato di calcio di serie A spedisce l’Atalanta in paradiso; nel match delle 19 infatti gli orobici sconfiggono 2-0 l’Udinese e raggiungono in solitudine il quarto posto con 59 punti. In serata poi il Sassuolo va a vincere per 1-0 sul campo della Fiorentina scavalcandola in classifica con 41 punti; sui viola, all’asciutto di vittorie da dieci turni, a fine partita piovono fischi, seguiti dall’aperta contestazione della tifoseria all’indirizzo della dirigenza gigliata.

Il periodo d’oro dell’Atalanta raggiunge il culmine; dopo aver conquistato il diritto a disputare la finale di Coppa Italia, la squadra di Gasperini si issa con decisione tra le candidate alla prossima Champions League in virtù del successo per 2-0 sull’Udinese, che vale attualmente la quarta piazza con un punto di vantaggio sulla Roma, tre su Torino e Milan e quattro sulla Lazio. I friulani disputano invece una partita onorevole, ma non riescono a raggranellare punti utili per rendere meno irto il cammino verso la salvezza; al momento i ragazzi di Tudor restano invischiati nelle retrovie della classifica con 33 punti, quattro in più dell’Empoli, terzultimo.

L’obbligo di vincere non agevola inizialmente l’Atalanta, contenuta con relativa tranquillità dai friulani; nel primo tempo infatti si registrano unicamente un bel colpo di testa di Gosens ben arginato da Musso e una splendida botta al volo di De Roon su cui l’estremo difensore argentino si disimpegna ancora in modo più che apprezzabile. Nella ripresa Gomez sollecita ancora Musso da fuori, ma gli orobici tremano poco dopo, quando il destro a giro di De Paul si stampa sulla base del palo. L’episodio decisivo dell’incontro arriva al minuto 81 quando Sandro atterra Masiello in area di rigore e l’arbitro Giacomelli non ha incertezze nell’assegnazione del penalty a favore dell’Atalanta; dagli undici metri De Roon trasforma freddamente spiazzando Musso. Nel finale gli spazi si aprono e all’85° minuto i padroni di casa trovano anche il raddoppio; Zapata infatti appoggia per l’accorrente Pasalic, il cui tiro da fuori finisce in rete anche grazie alla decisiva deviazione di Nuytinck. E al novantesimo la gioia atalantina si fa incontenibile.

La Fiorentina vive una serata amarissima al “Franchi”; il Sassuolo si impone per 1-0 scalzando dal decimo posto i viola, che dopo il match devono incassare il disappunto del pubblico, successivamente sfociato, fuori dallo stadio, nel poco velato invito a farsi da parte rivolto al patron Della Valle e al direttore Corvino. I neroverdi, aritmeticamente salvi, disputano invece un confronto spensierato, tornando a proporre per lunghi tratti quel gioco arioso che ne aveva contraddistinto la prima porzione del campionato.

L’undici di De Zerbi va ben presto vicino al vantaggio; sul centro di Lirola dalla destra, però, Rogerio fallisce inspiegabilmente da due passi. Al 37° il Sassuolo sfonda con Berardi, al settimo gol in campionato, sulla cui conclusione è però determinante la deviazione di Pezzella. L’occasione di rimettere in piedi il confronto è immediata per i viola; al 41° infatti Chiesa viene atterrato in area da Peluso, ma sul susseguente tiro dagli undici metri Veretout viene ipnotizzato da Consigli che respinge il rigore. Prima dell’intervallo sono ancora gli ospiti a creare, ma il tiro di Sensi, dopo una bella triangolazione con Berardi, viene fermato da Lafont. Nel secondo tempo la squadra di Montella prova a poggiarsi sulle giocate di Chiesa, ma il talentuoso figlio d’arte non va oltre una conclusione da fuori che accarezza il palo. Su un traversone di Berardi, poi, arriva il gol in spaccata di Demiral; l’arbitro Fourneau, tuttavia, annulla la marcatura del Sassuolo in seguito alla segnalazione della VAR che rileva la posizione di fuorigioco del difensore turco. Nel finale c’è ancora tempo per un ultimo sussulto per parte; da un lato Chiesa serve Muriel che però allarga troppo, mentre dall’altra Rogerio tira addosso a Lafont da buona posizione. Dopo il triplice fischio si scatena l’ira del “Franchi”.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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