Calcio Serie A

SERIE A: Lazio, tre punti al 90° e terzo posto. La Roma ne fa 3 al Brescia. Vince il Verona, respira la samp

La domenica dedicata al 13° turno del campionato di calcio di serie A sorride alle romane; la Lazio infatti batte il Sassuolo in extremis per 2-1 e mantiene con 27 punti il terzo posto, mentre la Roma si sbarazza del Brescia per 3-0 e, in attesa del recupero di oggi tra Lecce e Cagliari, è quarta a quota 25 punti. Il Verona punisce la Fiorentina per 1-0 ed è ottavo con 18 punti; la Sampdoria esce invece dal pantano di fondo classifica e si issa a quota 12 punti dopo il successo per 2-1 sull’Udinese.

È stato però il derby tra Bologna e Parma ad aprire la domenica con la squadra di Mihajlovic (sostituito in panchina da De Leo) che riesce a strappare in extremis un punticino in casa grazie al 2-2 contro il Parma nel lunch match. Eppure, il risultato finale non rispecchia l’impegno profuso in campo dai felsinei, mai domi fino alla fine grazie all’esperienza di Palacio ed alla tenacia di Dzemaili, che al 95° acciuffa il pareggio al termine di una gara sofferta. La squadra di D’Aversa al contrario dovrà ripensare alle occasioni avute per chiudere la gara, pur essendo andata in vantaggio per ben due volte; la prima con una vera e propria magia di Kulusevski, che al 17° imbuca sul palo più lontano di Skorupski un forte tiro a giro che non lascia niente da fare per il portiere rossoblu. Dopo aver rischiato di subire il raddoppio ad opera di Kucka, la squadra di casa perviene al pareggio con Palacio al 40°; quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Orsolini (il più smagliante dei suoi) centra per Palacio, appostato in area, e con astuzia l’argentino si libera del diretto avversario e tocca la palla quanto basta per farla entrare sul palo di Sepe. Nella ripresa prevale un relativo equilibrio in campo fino al minuto 71, quando Iacoponi finalizza un perfetto contropiede, partito da un errore tra Palacio e Dzemaili (quest’ultimo, ex della partita) e poi mirabilmente impostato da Kulusevski e Kucka, che consentono al terzino ducale di battere l’incolpevole Skorupski. Lo stesso Dzemaili si fa però perdonare la leggerezza firmando al fotofinish il gol del 2-2 con un destro al volo potente sotto la traversa, che fa letteralmente esplodere il “Dall’Ara”.

Nel pomeriggio la Roma ha la meglio sul Brescia per 3-0; dopo un primo tempo finito in pareggio, con le squadre che sostanzialmente si equivalgono in tutti i reparti e con poche occasioni, la partita viene sbloccata dai giallorossi nella ripresa. La prima rete della squadra di Fonseca porta la firma di Smalling al 49°; sul corner di Pellegrini, l’inglese segna di testa dopo una deviazione di Cistana. Il Brescia cerca di reagire subito, ma senza riuscirci. Dopo un paio di azioni portate avanti da Kluivert e Veretout, al 57° la Roma raddoppia con Mancini, che con un tiro di destro scavalca il portiere bresciano Joronen. Dzeko, due minuti dopo, potrebbe già triplicare, ma Joronen non si fa sorprendere. Il bosniaco però dispone dell’occasione di rifarsi al 66° minuto, quando segna la terza rete per la propria squadra insaccando di testa.

Anche l’altra squadra capitolina torna a casa con i tre punti dalla trasferta di Reggio Emilia; la Lazio fissa infatti il risultato finale sul 2-1 a proprio favore contro il Sassuolo e conferma il terzo posto in classifica grazie alla quinta vittoria consecutiva. Il primo tempo scorre in equilibrio con le due squadre che terminano la prima frazione di gioco sul risultato di 1-1; i biancocelesti trovano il vantaggio grazie al 15° goal di Immobile, che sfrutta al meglio un suggerimento di Correa, ma nella circostanza Consigli, poco reattivo, non sembra esente da colpe. Il Sassuolo non si perde d’animo e cerca di pervenire al pareggio, nonostante qualche azione di rimessa degli ospiti; il goal del momentaneo pareggio neroverde arriva comunque al 45° per merito di Caputo. Nella ripresa dopo appena tre minuti Boga cerca di sorprendere Strakosha con un tiro a giro che termina di poco a lato; risponde al 63° Immobile, ma la palla sfiora il palo e sfila sul fondo. Il successo della squadra di Inzaghi giunge nel primo dei due minuti di recupero concessi; i biancocelesti riescono infatti a centrare il bersaglio grosso con Caicedo, che batte Consigli con un preciso diagonale.

Al “Bentegodi” i ragazzi di Juric forniscono un’ottima prova di fronte al pubblico amico e prevalgono per 1-0 contro una Fiorentina apparsa ancora una volta spenta e comunque mai in grado di essere sul punto di ribaltare il risultato o quanto meno di pervenire al pareggio. La rete decisiva dei gialloblu viene segnata dall’attaccante Di Carmine, alla sua prima marcatura in Serie A. Il risultato avrebbe potuto peraltro essere anche più pesante per la squadra allenata da Montella, tenuta in piedi dalle belle parate del portiere Dragowski, chiamato in più di un’occasione a salvare baracca e burattini.

Nel match delle 18, infine, i blucerchiati riescono a ribaltare il risultato contro l’Udinese a Marassi, falcidiato dal maltempo. I friulani si portano in vantaggio al 29° del primo tempo con una rete segnata da Nestorovski, che torna al goal nella massima serie dopo oltre due anni; il calciatore macedone (che ad inizio partita si era visto annullare dal VAR il vantaggio per via di un fuorigioco millimetrico) approfitta di un’amnesia di Bertolacci e batte Audero di sinistro, anche se il replay fa emergere la deviazione decisiva di Colley. Una volta raggiunto il vantaggio, però, la squadra di Gotti si sfalda mentre la Sampdoria riesce a rialzare la testa; Musso (salvato dal palo al 12° su una conclusione di Ramirez) sale sugli scudi per diverse parate sugli attacchi doriani, ma non può nulla quando allo scadere della prima frazione di gioco Gabbiadini indovina l’angolino giusto, pennellando una magistrale punizione che sancisce il momentaneo pareggio. La svolta arriva poi al 6° minuto della ripresa, quando l’Udinese resta in dieci per l’espulsione di Jajalo che, già ammonito, stende Ramirez; Gotti è quindi costretto a togliere Nestorovski per inserire Ter Avest. Nonostante l’inferiorità numerica, Lasagna avrebbe sui piedi il goal del raddoppio, ma il suo tiro esce di pochissimo. Poco dopo, al 75°, l’arbitro Pairetto concede un rigore alla Sampdoria (dopo consulto con il VAR) per atterramento di Quagliarella da parte di Troost-Ekong; sul dischetto si presenta Ramirez che spiazza Musso e regala a Ranieri la sua prima vittoria al “Ferraris”, togliendo momentaneamente i doriani dalla zona retrocessione.

In serata, l’incessante pioggia abbattutasi sullo stadio “Via del Mare” impedisce a Lecce e Cagliari di disputare il posticipo; le due squadre saranno in campo oggi alle 15 per recuperare il match, mentre in serata toccherà come da programma a SPAL e Genoa.

Donatella Swift

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