Calcio Serie A

Serie A: scudetto numero 34 per la Juventus

A Roma basta il pareggio per 0-0

Con un turno di anticipo, la Juventus conquista lo scudetto numero 34 della propria storia, il settimo consecutivo e il quarto in altrettante stagioni dell’era Allegri. Ai bianconeri era sufficiente ottenere un pareggio sul prato dell’Olimpico contro la Roma per poter finalmente celebrare l’ennesimo sigillo; al 90° il campo ha decretato 0-0, consentendo alla Juventus di dare il via ai festeggiamenti. Pur senza grandi occasioni da una parte e dall’altra, la partita si è sviluppata in modo maschio, con i giallorossi che, benché certi del terzo posto già prima del fischio d’inizio, si sono mostrati agguerriti, come testimonia il secondo giallo sventolato a Nainggolan al minuto 68.

I bianconeri toccano così quota 92 punti e diventano irraggiungibili per il Napoli, che vince inutilmente per 2-0 a Genova contro la Sampdoria, ma conserva uno svantaggio di quattro lunghezze dal vertice a novanta minuti dalla fine del campionato. Per i partenopei vanno a segno nella ripresa Milik, con uno splendido sinistro all’incrocio, e Albiol, autore di testa del raddoppio. Oltre alle speranze azzurre, si spengono anche quelle blucerchiate di coronare un’ottima annata con l’ingresso in Europa; la squadra di Giampaolo staziona infatti al nono posto con 54 punti, con la settima piazza lontana sei lunghezze.

A Crotone si consuma il match più combattuto della domenica, con i pitagorici che fermano la Lazio sul 2-2 restando ancora pienamente invischiati nella lotta per non retrocedere e lasciando del tutto aperta la questione quarto posto, con i biancocelesti che la prossima settimana si contenderanno l’ingresso nella prossima Champions League in un tesissimo confronto diretto con l’Inter. Allo “Scida” la squadra di Inzaghi trova il vantaggio poco dopo il quarto d’ora con un rigore di Lulic; Simy però al 29° regala di testa il pareggio ai calabresi. Nel secondo tempo, Ceccherini fa esplodere il pubblico di casa siglando il 2-1 per la squadra di Zenga, ma ad una manciata di minuti dal termine Milinkovic-Savic trova da centro area il colpo del campione per il 2-2 conclusivo.

In vista dell’Europa League, anche il campo di Bergamo fornisce un verdetto parziale con Atalanta e Milan che pareggiano per 1-1; in un match costellato di cartellini (12 gialli e 2 rossi, all’indirizzo di Toloi e Montolivo) e sotto una pioggia esasperante, vanno a segno Kessie, con una botta da fuori, e Masiello, che al minuto 92 buca Donnarumma di testa. I rossoneri, con 61 punti, sono ora certi di disputare la prossima competizione continentale, ma dovranno conquistare contro la Fiorentina nell’ultima giornata l’accesso diretto al tabellone principale; gli orobici, un punto più indietro, saranno spettatori interessati, non essendo ancora tramontate le chance di scavalcare il Milan al sesto posto.

Sul fondo della classifica, la lotta per non retrocedere assume sempre più i contorni di una bolgia, con cinque squadre compresse in due punti. Nonostante il pareggio ottenuto con la Lazio, il Crotone rimane terzultimo a quota 35 e fra sette giorni sarà costretto a fare punti al San Paolo contro un Napoli che ormai non ha più nulla da chiedere alla stagione. A braccetto con la squadra di Zenga c’è la SPAL, uscita sconfitta da Torino per mano dei granata con il risultato di 2-1; all’illusorio vantaggio ferrarese di Grassi nel primo tempo, hanno replicato Belotti e De Silvestri nella ripresa e gli estensi dovranno pertanto cercare gli ultimi punti domenica prossima in casa con la Sampdoria.

Fanno invece un balzo in avanti Udinese, Chievo e Cagliari. I friulani vincono al “Bentegodi” contro l’Hellas per 1-0 grazie al gol di Barak e si portano a 37 punti. Stessa posizione in graduatoria per il Chievo, che espugna il “Dall’Ara” per 2-1; al vantaggio felsineo di Verdi su rigore, rispondono la meraviglia balistica di Giaccherini e il bel gol di Inglese. Nervi a fior di pelle, infine, al “Franchi” (finale convulso, con Veretout espulso per un fallo criminale su Joao Pedro e rissa conclusiva), dove il Cagliari punisce la Fiorentina per 1-0 in virtù di un gol di Pavoletti nella prima frazione; i sardi salgono così a 36 punti e fra sette giorni si giocheranno la permanenza in serie A in casa contro l’Atalanta, mentre i gigliati sprecano un’occasione per accedere ai preliminari di Europa League, pur conservando un’ultima carta da giocare domenica prossima a San Siro contro il Milan.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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