Politica

SIRIA. La posizione della politica italiana

Preoccupazione dei partiti e delle Istituzioni. Mogherini: “L’UE era stata informata”

Il presidente del Consiglio uscente, Paolo Gentiloni è stato chiaro: “L’Italia non ha partecipato”attivamente al raid in Siria ed “il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti, in questo caso particolare abbiamo insistito e chiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria”. “Non è il momento dell’escalation – ha aggiunto Gentiloni – è il momento di mettere al bando le armi chimiche , della diplomazia e del lavoro per dare stabilità e pluralismo alla Siria dopo sette anni di un conflitto tormentato e terribile”. “L’azione circoscritta, mirata a colpire” le armi chimiche “non può e non deve essere l’inizio di un’escalation. Questo è quanto l’Italia ha ribadito nei giorni scorsi e quanto continuerà a ribadire”, ha concluso Gentiloni in un incontro con la stampa, dopo una mattina, quella di ieri, segnata da forti preoccupazioni per quanto accaduto e sta accadendo in Siria.

Gentiloni, sempre nella mattina di ieri ha avuto un colloquio telefonico con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella per discutere e fare il punto della situazione sulla crisi in Siria.

Il premier ha sentito anche la sua omologa britannica, Theresa May che ha rinnovato a Gentiloni la posizione del Regno Unito nella vicenda: solo ridurre la capacità dell’arsenale chimico che sarebbe in possesso di Assad, ma non agevolare nessuna azione finalizzata a destabilizzare il governo siriano. Sia la May che Gentiloni hanno concordato sull’evitare una pericolosa escalation, circoscrivendo al massimo l’azione bellica, pur nella fermezza di contrastare l’impiego delle armi chimiche.

La crisi siriana ha sollevato i commenti anche da parte delle forze politiche. Il leader della Lega, Matteo Salvini ha affidato il suo pensiero a Twitter: “Stanno ancora cercando le ‘armi chimiche’ di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi ‘missili intelligenti’, aiutando per altro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi”. Intervenendo poi ad una video-diretta alla quinta edizione di ‘Dialoghi Eula – Festival della buona politica’ conclusosi ieri a Villanova di Mondovì, Salvini ha affermato: “L’attacco alla Siria di questa notte è sbagliato. Apprezzo l’intervento di Gentiloni che non ha concesso le nostre basi”.

Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha sollecitato un’informativa al Parlamento: “Vista la situazione in Siria è importante che il Parlamento venga informato quanto prima. Su questo c’è la disponibilità del Governo. Comunicheremo appena possibile quando l’Esecutivo verrà a riferire in Aula”. E dal Movimento Cinque Stelle hanno parlato i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli, dicendo: “Il M5S pur restando al fianco dei propri alleati manifesta comunque preoccupazione per le forti divisioni che continuano a registrarsi in seno al Consiglio di Sicurezza Onu”. Anche il leader pentastellato, Luigi Di Maio non ha mancato di esprimere preoccupazione per quanto sta avvenendo in Siria: “Siamo preoccupati per quel che sta accadendo e riteniamo che in Siria occorra accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali di assistenza umanitaria. L’uso di armi chimiche, come ho già detto, è intollerabile ma mi auguro che l’attacco di oggi resti un’azione limitata e circoscritta e non rappresenti invece l’inizio di una nuova escalation”.

Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi ha espresso un parere di prudenza e nel contempo di contrarietà a quanto detto da Salvini: “In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla”. “Si tratta di un attacco su obiettivi precisi contro siti legati alla produzione di armi chimiche che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi”, ha aggiunto Berlusconi.

Anche il Partito Democratico si dice in preoccupazione per la crisi siriana. Il Segretario reggente, Maurizio Martina ed il Responsabile per gli Esteri del PD, Piero Fassino, in una Nota congiunta hanno affermato: “In queste ore di tensione e di grande ansia è necessario rilanciare il massimo impegno politico e diplomatico per bandire l’uso criminale di armi chimiche, fermare le violenze e restituire la parola al negoziato come unica strada per mettere fine al dramma che la Siria vive da sette anni”.”Sosteniamo la posizione assunta dal Governo e dal Presidente Gentiloni e ogni iniziativa intrapresa dall’Unione Europea e dall’Onu”, afferma ancora il comunicato Dem.

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, affida a Facebook le sue dure critiche all’attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in territorio siriano: “Attacco in Siria fuori dalla legalità internazionale in assenza di un pronunciamento dell’ONU sui presunti attacchi chimici. Evidentemente i disastri causati in Libia non hanno insegnato nulla. L’Italia non assecondi questa pericolosa deriva”.

Si apprende inoltre che l’Unione Europea era al corrente delle intenzioni belliche nei confronti della Siria. Lo ha affermato l’Alto Rappresentante Federica Mogherini, parlando a nome dell’Unione Europea: “L’UE era stata informata dei bombardamenti aerei mirati di Usa, Francia e Gran Bretagna sugli impianti di armi chimiche in Siria. Queste misure specifiche sono state prese con l’unico obiettivo di impedire l’ulteriore uso di armi e sostanze chimiche da parte del regime siriano”. “L’UE sostiene tutti gli sforzi per prevenire l’uso” delle armi chimiche, ha spiegato Mogherini, esortando “Russia e Iran ad usare la loro influenza per evitare” che il governo siriano torni ad usarle.

Antonio Marino

 

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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