Cronaca

SMALTIMENTO ILLEGALE DI RIFIUTI: SEQUESTRATA NAVE ONG AQUARIUS

Indagate 24 persone tra le quali, i vertici di Medici Senza Frontiere e due agenti marittimi

Catania, 20 novembre – La nave ‘Aquarius’ della ONG ‘Medici Senza Frontiere’ è stata posta sotto sequestro preventivo su ordine della Procura di Catania, a seguito di un’inchiesta sullo smaltimento illegale di rifiuti speciali. La nave è attualmente ormeggiata a Marsiglia. Indagate 24 persone tra le quali, i vertici della ONG ed in particolare i due centri operativi di Bruxelles ed Amsterdam che coordinano le attività della nave sequestrata e della Vos Prudence. Sotto inchiesta anche due agenti marittimi: Francesco Gianino e Giovanni Ivan Romeo. Con loro, il comandante e il primo ufficiale dell’Aquarius, il russo Evgenii Talanin e l’ucraio Oleksandr Yurchenko. Inoltre, 8 membri di Msf: il vice capo missione Italia di Msf Belgio Michele Trainiti, il vice coordinatore nazionale nazionale e addetta all’approvvigionamento della missione Italia di Msf Belgio Cristina Lomi, il liaison Officer di Mas Belgio Marco Ottaviano, i coordinatori del progetto Sar Aquarius di Msf Olanda, Aloys Vimard e Marcella Kraaij, il coordinatore logistico di Aquarius Joachim Tisch, il delegato alla logistica a bordo della nave Martinus Taminiau e il coordinatore del progetto a bordo della nave, l’inglese Nicholas Romaniuk. L’Autorità giudiziaria ha disposto anche il sequestro di 460mila euro.

Secondo l’inchiesta che è stata svolta dagli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, in 44 occasioni, rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sia sanitari che non, sarebbero stati scaricati nei porti italiani come se si trattasse di rifiuti normali. Si parla di un volume pari a 24mila chili smaltito dalla ‘Aquarius’ e dalla ‘Vos Prudence’. I rifiuti venivano accumulati durante le operazioni di soccorso dei migranti.

I fatti si sarebbero verificati tra gennaio 2017 e maggio 2018. La Procura spiega che “non è stata mai dichiarata la presenza di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo” anche quando c’era la presenza di “numerosi e documentati casi di malattie registrate dai vari Uffici di Sanità Marittima siciliani e del Sud-Italia intervenuti al momento dell’arrivo dei migranti nei porti italiani” duranti i quali sono stati “rilevati 5.088 casi sanitari a rischio infettivo (scabbia, meningite, tubercolosi, Aids e sifilide) su 21.326 migranti sbarcati”.

Gli indagati, prosegue la Procura catanese, avrebbero “sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo della Vos Prudence e dell’Aquarius e conferiti in modo indifferenziato, unitamente ai rifiuti solidi urbani, in occasione di scali tecnici e sbarco dei migranti”. I porti interessati sono quelli di Trapani, Pozzallo, Augusta, Catania e Messina in Sicilia, Vibo Valentia, Reggio Calabria e Corigliano Calabro in Calabria, Napoli e Salerno in Campania, Brindisi in Puglia. Lo smaltimento sarebbe stato compiuto 37 volte dall’Aquarius e 7 dalla Vos Prudence) “eludendo i rigidi trattamenti imposti dalla loro natura infettiva”.

Medici Senza Frontiere “condanna con forza la decisione delle autorità giudiziarie italiane di sequestrare la nave Aquarius” e definisce “sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l’ennesima volta l’azione medico-umanitaria in mare”.

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