Entro il 2023, le gocce oculari “correttive” saranno in commercio e permetteranno di migliorare le condizioni del cristallino nei soggetti presbiti
La presbiopia è un disturbo visivo che colpisce in genere dopo i 40 anni di età. È dovuta all’invecchiamento del il cristallino che piano piano perde elasticità e capacità di mettere a fuoco. Con il passare del tempo si fa sempre più fatica a guardare da vicino e, spesso, ci si ritrova a dover allontanare gli oggetti per poter vedere meglio e in maniera nitida.
Un difetto alquanto seccante al quale oggi si pone rimedio grazie agli occhiali ma che forse, in futuro, potrà essere corretto grazie a un collirio. Il principio attivo Un844, che l’azienda farmaceutica Novartis sta attualmente studiando, potrà curare la presbiopia e diminuire i sintomi e i fastidi legati al cristallino.
Come? Una volta terminato lo studio e autorizzato, sarà possibile il commercio delle gocce oculari contenenti Un844: gocce che dovranno essere prese tutti i giorni per migliorare la condizione del cristallino nei soggetti presbiti.
Gaia Panina, Chief Scientific Officer della Divisione farmaceutica del Gruppo Novartis in Italia ha spiegato: “Saranno gocce oculari che penetreranno nel cristallino, ristabilendone l’elasticità. Siamo ora nella fase iniziale dello studio del programma di sviluppo clinico”.
Beatrice Spreafico