Politica

Tajani: “Vogliamo Forza Italia di nuovo protagonista del centrodestra”

Il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia spiega: "Il rilancio del partito partirà dalle liste civiche e dai giovani"

Il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha rilasciato un’intervista a Il Giornale in cui ha affrontato diversi temi: il suo partito di appartenenza, il decreto dignità, flat tax, M5s e l’attuale questione dell’immigrazione.  Le parole di Tajani per il futuro del suo partito sono state: “Vogliamo Forza Italia di nuovo protagonista del centrodestra. Ho chiesto a Berlusconi di candidarsi e di farlo nel Sud, che questo governo ha dimenticato”. “Il rilancio del partito partirà dalle liste civiche e dai giovani, che non hanno più referenti”, ha dichiarato il vicepresidente.

Per quanto riguarda il M5s, Tajani ha mostrato segni di riluttanza nella collaborazione tra il partito e Salvini: “Nel Movimento 5 Stelle, partito populista e giustizialista, Forza Italia non può riconoscersi. Speriamo che Salvini si ricreda, torni a casa. È un esecutivo in cui tutto è incerto e contraddittorio”, ha commentato Tajani che ha aggiunto: “Forse mangerà un panettone scaduto non credo la colomba. Sui problemi concreti non si capisce che posizione abbia. Ad esempio, sta con i No Tav che aggrediscono e sfasciano tutto o con la polizia che li contrasta? Come possiamo sostenere un governo che invece di garantire la costruzione delle infrastrutture necessarie al Paese, vuol tornare indietro?”.

Affrontando il tema del programma di governo, Tajani ha evidenziato una contraddizione continua, spiegando come la linea del centrodestra non venga tutelata: “Dov’è la riduzione fiscale, dov’è la flat tax promessa per il primo consiglio dei ministri? Si presentano proposte di legge, ma il governo dovrebbe intervenire con un decreto, come ha fatto con il dl dignità, vista l’urgenza”, ha commentato, aggiungendo poi: “Vedremo se avranno il coraggio di farlo. Per ora, anche sul reddito di cittadinanza sento solo chiacchiere. E la nostra opposizione sarà fermissima. Sull’agricoltura, ad esempio, serve una battaglia dura a Bruxelles, i nostri capigruppo stanno studiando come contrastare i tagli del Pac, che costeranno miliardi al nostro Paese. Ci auguriamo che il governo dimostri lo stesso impegno, invece di indebolire Italia a livello internazionale”.

Sul decreto dignità, invece, Tajani ha spiegato: “agli italiani non interessa se abbia ragione Di Maio e Boeri, interessa la verità sulle prospettive dell’occupazione”. Il presidente del Parlamento europeo ha quindi specificato: “Perché il governo non chiede una verifica alla Corte dei conti, organismo indipendente, sugli effetti del dl dignità? Per me, le previsioni dell’Inps sono ottimistiche. Questo decreto sembra scritto dalla sinistra, dalla Cgil, non so come la Lega possa accettarlo. Noi lo avversiamo e abbiamo portato avanti una fortissima azione per i voucher in turismo e agricoltura”.

Infine il delicato tema dell’immigrazione. Qui Tajani si è discostato dal modus operandi di Salvini ed ha dichiarato: “Non si riducono i flussi chiudendo i porti, quella è l’ ultima tappa ma bisogna impedire che gli immigrati partano dalla Libia e prima ancora dall’Africa subsahariana. Serve una strategia a largo spettro per capire la crisi di quei Paesi, i cambiamenti climatici, l’espandersi del terrorismo, da Daesh a Boko Haram, l’origine dei flussi”. “Solo favorendo la crescita dell’Africa avremo dei risultati – ha proseguito il vicepresidente di Forza Italia – Berlusconi ha sempre parlato di un Piano Marshall, mi fa piacere vedere ora che in un’intervista al Washington Post, Salvini riconosca che questa è la via giusta. E credo che il governo si sia anche reso conto di aver sbagliato a scegliere i suoi alleati nei Paesi di Visegrád”.

“Loro dicono che non vogliono l’invasione dei musulmani – ha spiegatoTajani – ma ho parlato con ragazze etiopi che avevano la croce al collo e facevano racconti raccapriccianti: erano state violentate, i loro padri e fratelli uccisi perché si ribellavano. I Paesi dell’Est, che rivendicano le loro radici cristiane, rifiutano anche loro. Sull’immigrazione io sono per la forza, non per la violenza. E premia di più”, ha concluso il presidente del Parlamento europeo.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."
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