Politica

TAV: PROSEGUE LO SCONTRO DI GOVERNO

Lega e Movimento Cinque Stelle restano fermi sulle loro posizioni

La realizzazione della TAV Torino-Lione continua a tenere acceso il dibattito interno all’alleanza di Governo, tra Lega e Movimento Cinque Stelle.

Il Vicepremier e capo politico dei pentastellati, Luigi Di Maio, ha scritto una lettera ai suoi dove li invita a mantenere ferma la posizione del No. “La Tav – ha scritto Di Maio – non è un’opera strategica e i tecnici ci danno ragione”. “Due sono le vie per bloccarla – ha spiegato – il blocco dei bandi entro lunedì o il passaggio parlamentare”.

Tuttavia, per bloccare i bandi occorre un accordo con la Lega, cosa piuttosto improbabile. Questo infatti, può verificarsi solo attraverso “una delibera del Consiglio dei Ministri o tramite un atto bilaterale Italia-Francia che intervenga direttamente sul Consiglio di Amministrazione della società italofrancese che si occupa della realizzazione dell’opera”. Occorre in ogni caso una scelta che trovi l’accordo tra i due partiti di Governo anche se si volesse procedere con il passaggio parlamentare che conduca al No definitivo all’infrastruttura. “Su tutti e due questi passaggi non c’è un accordo tra le due forze di governo”, ha sottolineato Di Maio.

“Sulla strategicità dell’opera abbiamo ragione su quello che abbiamo sempre sostenuto – ha affermato il Numero Uno del M5S -. Passano sempre meno merci rispetto alle previsioni e gli aumenti futuri non giustificano l’opera”. Di Maio ritiene che i costi del trasporto su strada rispetto a quelli su rotaia, sarebbero inferiori. “Lato passeggeri, invece, durante il vertice di mercoledì sera, i tecnici ci hanno mostrato che per raggiungere il break-even per fattibilità lato passeggeri, servirebbero ogni 30 milioni di costo unitario, almeno 7 milioni di passeggeri all’anno”.

L’unico punto d’accordo tra Lega e M5S, è dato dallo sbilanciamento dei costi di realizzazione dell’opera a svantaggio dell’Italia. “Al vertice è stato fatto presente dal MIT che la Francia ha impegnato 375 milioni, mentre l’Italia quasi 3 miliardi. Questo aspetto viene considerato critico anche da chi è favorevole all’opera. Infatti in comune nel Governo c’è sicuramente la volontà di approfondire questo dato”. “Nulla è stato ancora deciso. Quello che faremo durante l’assemblea dei parlamentari e’ approfondire questi punti con il Ministro Toninelli”, ha garantito Di Maio.

Sul fronte opposto, l’altro Vicepremier e Segretario della Lega, Matteo Salvini ha dichiarato: “Non sono stato eletto per bloccare ma per sbloccare”. “Ho le idee chiare – ha aggiunto Salvini – e spero che si chiuda più presto possibile”. Per quanto riguarda la tenuta del Governo, Salvini si è detto sicuro, rispondendo: “Assolutamente sì, l’esecutivo regge”.

Nel frattempo, l’Aula del Senato ha approvato la mozione presentata da Lega e Movimento Cinque Stelle che “impegna il Governo a ridiscutere integralmente il progetto della linea Torino-Lione, nell’applicazione dell’accordo tra Italia e Francia”. I voti a favore sono stati 139, quelli contrari 105 e nessun astenuto. Proteste dai banchi di Forza Italia, al momento delle dichiarazioni di voto; i senatori azzurri hanno esposto cartelli che recitavano, ‘Sì Tav – Non fermate l’Italia’. La presidente Casellati ha dovuto sospendere la seduta per riportare l’ordine in Aula.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio