Tim: il CdA silura l’Amministratore Delegato Genish
Domenica prossima la nomina del successore. L'ira di Vivendi: "Mossa cinica per destabilizzare"
Roma, 13 novembre – Il Consiglio di Amministrazione di Tim ha sfiduciato l’Amministratore Delegato, Amos Genish, ritirandogli tutte le deleghe con effetto immediato. Domenica 18 novembre sarà nominato il suo successore e sino ad allora, la reggenza sarà del presidente, Fulvio Conti.
Questa la Nota diffusa dopo la decisione: “Il Consiglio di Amministrazione di Tim, riunitosi in data odierna, ha revocato con decisione assunta a maggioranza e con effetto immediato tutte le deleghe conferite al consigliere Amos Genish e ha dato mandato al Presidente di finalizzare ulteriori adempimenti in relazione al rapporto di lavoro in essere con lo stesso”.
A silurare Genish, i dieci consiglieri che fanno riferimento ad Elliot che, nonostante detengano l’8,65% delle azioni, hanno la maggioranza nel board. Quanto accaduto ha tutta l’aria di un regolamento di conti con Vivendi che detiene la maggioranza, forte del suo 23,94%.
I francesi di Vivendi non hanno nascosto la loro ira: “È stata una mossa molto cinica e volutamente pianificata in segreto per creare la massima destabilizzazione e influenzare i risultati di Tim, e dopo un diniego ufficiale di domenica, senza la conoscenza di molti membri del consiglio e mentre l’amministratore delegato stava negoziando per Tim e portando avanti il suo doveri dall’altra parte del mondo. Denunciamo la destabilizzazione di questa decisione e il metodo vergognoso”, sono le parole pronunciate da un portavoce.
La Voce