Politica

TOTI Vs MULE’: TENSIONE IN FORZA ITALIA

Scambio di frecciate tra il Governatore della Liguria ed il portavoce del Partito

Alta tensione nei vertici di Forza Italia, dopo la sconfitta alle ultime elezioni in Trentino. Attori della diaspora, il Governatore della Liguria, Giovanni Toti ed il portavoce del Partito di Berlusconi, Giorgio Mulè.

Tutto è cominciato quando Toti, preso atto della debacle elettorale di domenica scorsa, ha mosso accuse alla classe dirigente di Forza Italia alle quali aveva replicato il Mulé, invitandolo ad andarsene dal Partito, se non gli stava bene la linea. Sembrava che la cosa fosse finita lì, ma Toti ha continuato ad alimentare la polemica ribattendo a Mulè: “Non solo non me ne vado da nessuna parte, ma vorrei dare il mio contributo: ditemi solo dove e quando”, ha affermato il Governatore ligure aggiungendo: “Sembra che il problema sia io che chiedo una riflessione. Continuate così, facciamoci del male!”.

Toti sollecita “un confronto vero, in cui i nostri elettori, militanti, amministratori, i tanti civici che ci hanno abbandonato possano dire la loro apertamente sulla linea politica, le candidature, gli incarichi di partito a tutti i livelli. Sono pronto per scrivere le nuove regole anche domani”.

E poi, un attacco diretto a Mulè: “Ti leggo sul Secolo XIX questa mattina e… la morale da te no, dai. Ti abbiamo accolto da paracadutato in Liguria ed eletto al posto di qualcuno che magari il territorio lo conosceva di più e che per quel territorio aveva fatto di pi. In Liguria, dove in tre anni abbiamo vinto tutto, ti lamenti perché abbiamo perso proprio nella città principale del tuo collegio. Chissà perché”.

Mulè non ha taciuto di fronte al nuovo attacco e a stretto giro ha risposto: “Da paracadutato a paracadutato (lo fosti anche tu, ricordi?) sai che ciò che conta sono i fatti. Ma questa, davvero, è vicenda marginale e ridicola. Caro Giovanni, dici di ‘non voler andare da nessuna parte’ e di rimanere in FI. Sai quanto sia la stima e l’amicizia che ci lega: prendo dunque questa affermazione, su tutte, come il miglior viatico per andare avanti. Ripeto: avanti, Giovanni. Senza voltarsi indietro, il paracadute lasciamolo nel museo”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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