Cronaca

Traffico di migranti tra Tunisia e Sicilia smantellato dalla GdF: 14 arresti

Volevano far saltare in aria la caserma dei Carabinieri di Marsala

Palermo, 15 gennaio – Gli uomini della Guardia di Finanza hanno smantellato un’organizzazione attiva nel traffico dei migranti tra la Tunisia e la Sicilia. Nell’operazione sono state arrestate 14 persone. Il capo dei malviventi, sia italiani che stranieri, aveva progettato anche un attentato dinamitardo ad una caserma dei Carabinieri di Marsala, nel Trapanese. L’uomo, Fadhel Moncer, tunisino, era stato già arrestato nel 2012 per traffico di stupefacenti ed armi tra la Francia e l’Italia.

In un’intercettazione, il tunisino diceva: “Faccio saltare la caserma, già sto mettendo da parte, ogni volta, uno-due chili… appena cominciano ad essere cinquanta, cento chili, ti faccio sapere com’è… ti faccio spostare tutta la caserma a mare”. Ed ancora: “Arrivo a scoppiare una bomba dietro la caserma dei Carabinieri a Marsala, che succede? Sai, gli sbirri scappano da Marsala”.

Le accuse vanno dallo sfruttamento dell’immigrazione clandestina al contrabbando di tabacchi lavorati, arrivando alla fittizia intestazione di beni e attività economiche. Ogni viaggio verso l’Italia, costava 3mila euro per ogni migrante. Una volta giunti nel nostro Paese, ai migranti veniva dato un contratto di lavoro falso per giustificare la loro presenza sul territorio italiano.

I controlli venivano elusi grazie ad una rete di complici italiani che informavano gli scafisti sulle rotte da coprire senza essere intercettati dalle Forze dell’Ordine.

I proventi del traffico venivano reinvestiti in attività commerciali. Gli investigatori hanno localizzato un’azienda agricola a Marsala, un cantiere nautico a Mazara del Vallo ed un ristorante: tutto riconducibile all’organizzazione criminale.

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