Economia

TRIA RISPONDE ALL’UE: NO TAGLI AL WELFARE MA REVISIONE DELLA SPESA

Ieri in serata, la versione autentica della lettera inviata alla Commissione Europea, dopo il giallo del falso documento circolato nel pomeriggio

A margine di una giornata connotata dal giallo per una falsa versione della lettera di risposta del Ministro dell’Economia, Giovanni Tria alla Commissione Europea, in serata è giunta quella autentica.

“Il Governo – è scritto nella missiva – sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie”. Quindi, i presunti tagli al welfare, al Reddito di Cittadinanza e a Quota 100, sono spariti rispetto alla versione che era circolata nel pomeriggio di ieri e che avevano mandato su tutte le furie il Movimento Cinque Stelle.

La lettera di Tria si pone come obiettivo primario quello di scongiurare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, così come eventuali richiese di una Manovra correttiva.

Il Ministro dell’Economia garantisce a Bruxelles che il disavanzo previsto per il 2019 “sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni” poiché da una parte, “l’andamento dell’economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità”. Inoltre “le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni e l’utilizzo delle nuove politiche di welfare è, finora, inferiore alle stime sottostanti alla Legge di Bilancio per il 2019”. “Di conseguenza il disavanzo dovrebbe attestarsi significativamente al di sotto delle previsioni della Commissione e le variazioni del saldo strutturale dovrebbe essere conforme al Patto di stabilità e crescita anche sulla base della stima di output gap della Commissione”. Tria ha ricordato altresì che “il Parlamento ha invitato il Governo a evitare gli aumenti delle imposte indirette per il 2020 individuando misure alternative idonee a garantire il miglioramento strutturale” che è stato previsto.

Infine, la Flat Tax sarà data “nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio