Politica

TRIA SI ARRENDE IN NOME DELLA POLTRONA: DEFICIT AL 2,4%

L'Italia condannata a tre anni di indebitamento. Esultano M5s e Lega. L'ira delle opposizioni

Pur di non perdere la posizione acquisita, il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria ha accettato il 2,4% sul rapporto deficit-PIL al 2,4%, rinunciando allo stare sotto il 2%: l’1,6%, aveva detto il titolare dell’Economia. Ad esultare, ovviamente, solo il Movimento Cinque Stelle, con tanto di feste in piazza, e la Lega. Durissime le opposizioni.

Per poter recuperare i 27 miliardi necessari per cantierizzare la Manovra, si ricorrerà solo all’indebitamento per i prossimi tre anni: 2019, 2020 e 2021. Meglio non pensare alle reazioni dell’Unione Europea alla quale, già non siamo particolarmente simpatici, anche se a Bruxelles non si trovano certo messaggeri dell’illuminismo nei confronti del nostro Paese.

Tria se n’è ben guardato dal rilasciare dichiarazioni dopo il Consiglio dei Ministri. Cosa avrebbe potuto dire? “Signori, la poltrona mi è più cara delle sorti della nazione”? Nossignori! Meglio farsi mettere all’angolo dal più forte di turno e mantenere il potentato: il proprio e quello dei colleghi. I ben informati dicono infatti che non si dimetterà: l’unico atto d’onore che avrebbe potuto fare, dopo aver consegnato l’Italia al baratro.

La Lega è soddisfatta del risultato conseguito. Il Ministro degli Interni e Vicepremier, Matteo Salvini ha affermato: “Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani superando la legge Fornero, chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell’Iva”. Sì, ma tutto questo a che prezzo?

Non meno entusiasta l’altro Vicepremier, Luigi Di Maio. “Abbiamo portato a casa la manovra del popolo che per la prima volta nella storia di questo Paese cancella la povertà grazie al reddito di cittadinanza, per il quale ci sono 10 miliardi, e rilancia il mercato del lavoro anche attraverso la riforma dei centri per l`impiego. Restituiamo futuro a 6 milioni e mezzo di persone”. “Non restano esclusi i truffati delle banche – ha aggiunto Di Maio -, che saranno risarciti con un Fondo ad hoc di 1,5 mld. Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini, per la prima volta non toglie ma dà”. “Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia! – ha aggiunto il Ministro del Lavoro su Facebook -. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono”.

Un entusiasmo, quello di Di Maio, che i sostenitori del M5s hanno manifestato fuori da Palazzo Chigi, dando vita ad un festino del quale presto si pentiranno. Si accettano scommesse!

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha dichiarato: “Una parte significativa della manovra riguarda il piano di investimenti pubblici. Abbiamo previsto di aggiungere ai 38 miliardi già stanziati per i prossimi 15 anni anche 15 miliardi per il prossimo triennio. Abbiamo previsto una cabina di regia a Palazzo Chigi per monitorare e verificare l’attuazione del piano di investimenti. Inoltre il Ministro dell’Economia riferirà trimestralmente al Consiglio dei Ministri sull’andamento dei conti pubblici e del PIL. Siamo determinati a far crescere questo Paese!”.

Mentre l’Esecutivo esulta, le opposizioni attaccano duramente quanto partorito da questo Governo.

L’esponente di Forza Italia, Renato Brunetta, nel corso di un intervento a ‘TgCom’ ha commentato: “A questo punto il nostro debito non è più sostenibile e i nostri conti pubblici non sono più credibili. Se così sarà, il risultato credo sia da veri irresponsabili. Si sta sequestrando il futuro del nostro Paese, dei nostri giovani, per tenere insieme una maggioranza che io considero illegittima, perché non ha vinto le elezioni e che sta mettendo insieme le follie del Movimento Cinque Stelle con una serie di provvedimenti assolutamente costosi per il cosiddetto Contratto di Governo. Si va verso l’indebitamento del nostro Paese ogni oltre livello”.

Non meno duro Emanuele Fiano del Partito Democratico. “Il Governo di Salvini e Di Maio questa sera (ieri sera ndr) si sta prendendo la responsabilità di esporre il nostro Paese a rischi economici e finanziari drammatici. Qui c’è in ballo il futuro del Paese, non solo il consenso dei loro partiti, ma presi unicamente dai loro giochi di potere, rischiamo di portarci indietro di anni, sull`orlo del burrone”.

L’ex Commissario alla Spending Review, Carlo Cottarelli, oggi alla guida dell’Osservatorio sui Conti Pubblici, ha affermato su Twitter: “Per essere chiari: finanziare le nuove misure (reddito di cittadinanza, taglio tasse e controriforma pensioni) in deficit, vuol dire finanziarle prendendo comunque soldi dalle tasche degli italiani, non con tasse ma … in prestito…”.

Questo è quanto ci aspetta per i prossimi tre anni. Quanto al Ministro Tria, è stato abbattuto l’ultimo baluardo di apparente buonsenso in un Governo che ha cominciato a stringere il cappio al collo degli italiani. Il Governo che avrebbe dovuto stare dalla loro parte ma che invece, farà apparire al confronto il Governo Monti come una bazzecola.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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