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TRUMP: NUOVE SANZIONI CONTRO L’IRAN

Il presidente americano parla dopo l'attacco alle basi statunitensi in Iraq. Ieri sera due missili contro la zona verde di Baghdad

Dopo l’attacco dell’Iran alle basi americane in Iraq, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, il presidente americano Donald Trump ha tenuto un discorso alla Nazione nel quale ha annunciato nuove sanzioni contro l’Iran. Contrariamente a quanto si era detto in un primo momento, la pioggia di missili non avrebbe causato vittime tra ma solo danni materiali che Trump ha minimizzato.

Nel suo intervento, Trump ha voluto in qualche modo abbassare l’asticella della tensione e l’escalation sarebbe, almeno all’oggi, scongiurata. L’inquilino della Casa Bianca, nel suo intervento ha mandato messaggi distensivi a Teheran, dicendosi pronto alla pace, sottolineando l’esigenza di un accordo nuovo che permetta all’Iran di crescere e prosperare. Tuttavia ha voluto precisare che al momento, tutte le opzioni restano aperte, replicando alle parole dell’ayatollah Ali Khamanei e del presidente Hassan Rohani i quali avevano parlato di “schiaffo agli USA” e minacciato dicendo: “Non è finita, taglieremo le gambe all’America”. E’ infatti nell’auspicio di Teheran vedere gli Stati Uniti fuori dall’area mediorientale.

Per questa ragione, Trump ha invitato l’Europa, la Russia e la Cina ad abbandonare l’intesa raggiunta nel 2015 sul nucleare iraniano, a vantaggio di nuovi accordi.

Pare che nelle ultime ore si siano intensificati i contatti tra Washington e Teheran, attraverso la Svizzera che starebbe svolgendo un ruolo da ponte tra i due Paesi. Per favorire una distensione, Trump ha dettato precise condizioni: prima tra tutte, quella che l’Iran cessi di sostenere il terrorismo. Inoltre, che ridimensioni i suoi programmi per quanto riguarda il nucleare. “Fino a che sarò io il presidente degli Stati Uniti – ha affermato il presidente americano – l’Iran non avrà mai l’arma atomica”.

Intanto però, nella serata di ieri, due razzi avrebbero colpito la zona verde di Baghdad, dove ha sede anche l’Ambasciata americana, fortunatamente senza causare vittime. I due calibri sarebbero caduti ad un centinaio di metri dalla sede diplomatica USA.

Antonio Marino

Foto: Ansa/EPA

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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