Curiosità

Una birra media al giorno e si raddoppiano le possibilità di diventare papà?

E’ quanto sostiene una ricerca eseguita presso il Massachusetts General Hospital di Boston

“Chi beve birra campa cent’anni”, recitava un vecchio slogan pubblicitario. La birra però, non favorirebbe solo il poter divenire vegliardi, ma anche padri. E’ quanto sostiene una ricerca eseguita presso il Massachusetts General Hospital di Boston e presentata ad Honolulu, alla conferenza annuale della Società americana per la medicina riproduttiva.

Lo studio si è svolto impiegando un campione di oltre cento uomini le cui mogli o fidanzate stavano sottoponendosi ad una fecondazione in vitro. Agli uomini è stato chiesto di compilare un questionario all’interno del quale venivano formulate precise domande circa l’abitudine ad assumere alcol e caffeina. Si è scoperto dalle loro risposte che la quantità di alcol era relativamente moderata.

Nessun nesso, secondo la ricerca, tra l’assunzione di alcol e caffè con la qualità del seme maschile; tuttavia, coloro i quali avevano assunto maggiori dosi di alcol, facevano registrare il 57% in più di possibilità che la fecondazione in vitro alla quale si stavano sottoponendo le loro partner si sarebbe conclusa con successo. Ben diversa la percentuale per gli assuntori di caffeina che vedevano precipitare le loro possibilità genitoriali al 28%, praticamente la metà rispetto ai primi.

Studiando miratamente i consumatori di caffeina in dosi abbondanti, i ricercatori hanno riscontrato come questi avrebbero avuto solo il 19% di possibilità di diventare padri, rispetto al 52% di quelli che il caffè non lo disdegnano ma lo bevono con moderazione. Il punto di non ritorno è dato da chi ingerisce 265 milligrammi al giorno: per loro, le possibilità sono pari allo zero.

Secondo gli studiosi, i fattori come età o peso sono del tutto ininfluenti ma non è ancora stato scoperto il motivo per il quale assumere alcol o caffeina sia così determinante per la natalità dal momento che non c’è traccia di modifica dello sperma in relazione all’assunzione delle sostanze succitate.

Stando a quanto afferma Allan Pacey, della Sheffield University, “il consumo moderato di alcol in occasioni sociali può essere un beneficio sia per le coppie che provano a concepire in maniera naturale che per quelle che si rivolgono alla fecondazione assistita perché aiuta a ridurre lo stress”.

Anatte Karmon, ricercatrice, ipotizza che la caffeina potrebbe sì influire sulla qualità del seme maschile ma è altrettanto probabile che gli strumenti attuali non permettano ancora di poterlo dimostrare. Resta comunque rilevante l’aumento così significativo delle gravidanze ma bisogna ancora fare parecchi passi avanti prima di poter dimostrare l’attendibilità dello studio compiuto. La Karmon ha inoltre voluto sottolineare che nessuno degli uomini sottoposti al test è da considerarsi un forte bevitore.

Attendiamo quindi fiduciosi i passi avanti della scienza, senza pensare che una birra in più od un caffè in meno possano essere così determinanti per la soddisfazione del desiderio di paternità: sino a prova contraria incontrovertibile.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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