Speciale Euro 2020

Verso Euro 2020: l’Italia ne fa 6 al Liechtenstein. Doppietta di Quagliarella

Bosnia e Grecia pareggiano per 2-2 e inseguono gli Azzurri con due lunghezze di ritardo

Nel secondo incontro del girone di qualificazione all’Europeo del 2020 l’Italia demolisce la modesta compagine del Liechtenstein per 6-0 e ora guida a punteggio pieno la graduatoria del gruppo J staccando di due lunghezze Bosnia e Grecia.

Al “Tardini” di Parma Mancini cambia sette elementi rispetto all’undici iniziale visto tre giorni fa a Udine contro la Finlandia. In porta c’è Sirigu, mentre nel quartetto difensivo l’unico confermato è Bonucci (ieri capitano) che compone la coppia centrale con Romagnoli, suo ex compagno di reparto con la maglia del Milan; sui lati, spingono l’atalantino Mancini e il ritrovato Spinazzola. Verratti e Jorginho sono i due perni del centrocampo, aiutati da Sensi in luogo di Barella; in avanti c’è nuovamente spazio per Kean, che insieme a Politano spalleggia Fabio Quagliarella, riferimento centrale.

Il festival azzurro prende il via al minuto 17 quando Sensi, liberissimo in area, infrange lo 0-0 con un colpo di testa sul cross dalla sinistra di Spinazzola, tra i più attivi nella formazione di Mancini; il raddoppio arriva poco dopo la mezz’ora dal destro di Verratti che, dopo una serpentina sul lato sinistro dell’area, conclude con un velenoso destro in diagonale che si angola sul secondo palo. Negli ultimi dieci minuti della prima frazione l’Italia beneficia di due calci di rigore, il secondo dei quali costa il cartellino rosso a Kaufmann; Jorginho, tiratore designato, cede entrambe le trasformazioni a Quagliarella, che a 36 anni diventa il più anziano marcatore della storia della Nazionale.

Nella ripresa la già evidente disparità tra le due squadre viene amplificata dall’inferiorità numerica della squadra del piccolo principato alpino, che incassa altre due reti. Al 69° va in gol Kean (fermato dal legno nel finale del primo tempo) che viene premiato dalla sponda di Quagliarella e fa 5-0 da pochi passi. Al 76° minuto chiude infine il set Pavoletti (subentrato poco prima a Quagliarella) che ribadisce in rete un proprio colpo di testa respinto dal portiere Buechel.

Il largo punteggio con cui gli Azzurri liquidano il Liechtenstein va accolto con ovvio entusiasmo quale testimonianza del nuovo cammino intrapreso dalla ringiovanita formazione di Mancini, ma resta comunque l’adempimento di un dovere minimo, stante la scarsa consistenza dell’avversario. Va naturalmente celebrata la seconda giovinezza di Quagliarella, rientrato nel giro della Nazionale dopo nove anni dall’ultima volta, e subito in gol con una doppietta storica; allo stesso modo, non vanno trascurati i due gol in due partite di Kean, che ormai non sembra poter più svicolare da un futuro roseo, così come la firma di Pavoletti, che si propone come solida alternativa in attacco. Le reti di Sensi e Verratti sono poi il premio per un centrocampo in cui i piedi buoni sono privilegiati rispetto alla muscolarità.

Dopo due partite l’Italia rispetta dunque i programmi e guida il girone J con 6 punti. Bosnia e Grecia invece pareggiano per 2-2 e inseguono gli Azzurri con due lunghezze di ritardo; gli slavi, in particolare, avanti di due gol (a segno anche Pjanic, poi espulso) si fanno rimontare dagli ellenici e chiudono con qualche rimpianto. Nell’altro incontro, invece, la Finlandia va a vincere 2-0 in Armenia e conquista i primi tre punti nel raggruppamento.

Gigi Bria

Foto: Sportmediaset

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.

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