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WhatsApp a pagamento? Sì ma solo per le aziende

Il servizio è già attivo in America dallo scorso gennaio e lo sarà anche in Italia

Il proprietario di WhatsApp Mark Zuckerberg, vuole iniziare a monetizzare i servizi che offre alle aziende per poter interagire con i loro clienti tramite la piattaforma. Con questo servizio le aziende pagheranno una tassa solo quando il cliente avrà ricevuto il prodotto ordinato

I messaggi dei probabili acquirenti avranno un costo da 0.03 centesimi di dollaro fino a 0.09 centesimi. Da notare che questo servizio potrebbe arrivare a costare, a lungo termine, più degli sms a pagamento standard. Le aziende d’altro canto se risponderanno entro 24 ore dalla ricezione del messaggio non pagheranno alcun costo; in caso contrario riceveranno un addebito se risponderanno dopo le 24 ore. I messaggi di risposta potranno essere forniti in via automatica o da un addetto dell’esercizio e non potranno essere di natura promozionale.

Come è già adesso per l’invio e ricezione di messaggi tra utenti e tra utenti e aziende, anche i messaggi inviati ai venditori saranno criptati. Il che significa che solo WhatsApp Inc. potrà eventualmente, in caso di problemi fra venditore e consumatore, leggere i messaggi che si sono scambiati.

Il Wall Street Journal riporta che le aziende aderenti a questo servizio potranno tenere archiviati i messaggi inviati/ricevuti in qualunque unità di memoria che desiderano in forma decriptata.

Le prime realtà aziendali ad usufruire di questo servizio sono: Uber, Wish e Booking.com.

La mossa di Zuckerberg avviene non molto tempo dal annuncio di dimissione di Jan Koum, co-fondatore di WhatsApp.

Dario Naghipour

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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