Salute

Addio alla chemio per sconfiggere il tumore al seno metastatico? Forse sì, grazie all’ormonoterapia

Uno studio tutto italiano ha rivelato che nessun regime di chemio è più efficace della combinazione di ormonoterapia e nuove terapie a bersaglio molecolare. In questo modo la qualità di vita delle pazienti migliora

Il tumore al seno metastatico, detto anche carcinoma mammario di IV stadio, è un tumore che migra e si diffonde in altre regioni del corpo, anche distanti dalla sua sede primaria, ossia il seno, attraverso la circolazione linfatica e sanguigna.

Nel 2017 in Italia si sono registrati circa 51mila nuovi casi: questa tipologia di tumore è la neoplasia più diagnosticata nelle donne. E’ una malattia curabile, sebbene non ancora guaribile: il numero delle donne che sopravvivono a 5 anni dalla diagnosi è in moderato e costante aumento da molti anni – 81% dal 1990 al 1994, 85% dal 1995 al 1999, 87% dal 2000 al 2004. (Dati: Fondazione Umberto Veronesi)

Le pazienti che soffrono di questo male devono fare frequenti controlli ed esami del sangue; questi esami servono per tenere sotto controllo lo sviluppo, o il regredire del tumore. E le cure, tra cui la chemioterapia, cercano di impedire la proliferazione ulteriore delle cellule tumorali in altri organi ed eliminare gli eventuali sintomi della malattia.

Potrebbe, però, esserci una valida alternativa alla chemioterapia per sconfiggere il tumore al seno metastatico: una combinazione di ormonoterapia e nuove terapie a bersaglio molecolare. Infatti, una meta-analisi meta-analisi di 140 studi che ha incluso 50.029 pazienti, pubblicata su “The Lancet Oncology” e coordinata dall’Università Federico II di Napoli, ha dimostrato che nessun regime di chemio è più efficace di terapie mirate.

Lucia Del Mastro, responsabile della Breast Unit dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato: “Si è evidenziato che le terapie mirate sono efficaci in prima linea, ovvero come primo trattamento, e che la qualità di vita migliora. Questa analisi è molto importante perché, per la prima volta, pone a confronto, in prima e seconda linea, l’efficacia dei regimi oggi disponibili di chemioterapia e ormonoterapia, con o senza terapie mirate”.

L’incredibile studio ha visto la partecipazione di molti ricercatori italiani ed è il risultato di una collaborazione internazionale, coordinata da Mario Giuliano dell’Università Federico II di Napoli e da Daniele Generali dell’Università di Trieste. Del Mastro ha poi precisato: “Questo studio conferma quanto stabilito dalle linee guida internazionali, che raccomandano, anche in prima linea, l’impiego dell’ormonoterapia posticipando l’uso della chemioterapia in queste pazienti. Sono chiari i vantaggi di una scelta di questo tipo in termini di minore tossicità”.

Questo perché, nonostante le raccomandazioni internazionali, oggi la chemioterapia è ancora diffusa nella pratica clinica delle pazienti affette da tumore al seno metastatico. Ma i ricercatori sono fiduciosi e si augurano che l’analisi pubblicata su “The Lancet Oncology” possa cambiare questa tendenza. Le nuove opzioni terapeutiche, infatti, garantiscono quantità e qualità di vita elevata alle pazienti in un momento già delicato della loro vita.

Beatrice Spreafico

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Beatrice Spreafico

"Leggere, scrivere, chiacchierare, ascoltare, ridere, amare.. queste sono le costanti della mia vita senza le quali non potrei essere io. Amo emozionarmi e sorprendermi, cercando di lasciare un bel ricordo di me nelle persone che incontro. Credo nell’empatia e nel potere della determinazione: la mia testardaggine incallita è rinomata e - guarda caso - il mio motto è “mai arrendersi. Le cose belle richiedono tempo”. Porto gli occhiali, che sono la mia estensione sul mondo e vivo tra ricci e capricci. Sono Social Media Manger In Wellnet, dove mi occupo di Social e sviluppo Piani Strategici ed Operativi per i clienti, su differenti piattaforme. In poche parole? Trasformo le loro richieste in parole ed immagini da ricordare. A LaVoce, invece, mi occupo della prima pagina scrivendo di politica, economia, attualità e scienza."

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