Salute

CORONAVIRUS: RISCHIO DI IMPENNATA DELLE MALATTIE MENTALI

Lo studio condotto da un'equipe internazionale di esperti

Quando l’emergenza sanitaria data dalla pandemia di coronavirus volgerà al termine, è estremamente probabile che possa verificarsi un’impennata delle malattie mentali. Ad affermarlo, un’equipe internazionale di scienziati che ha ha costituito la ‘International Covid-19 Suicide Prevention Research Collaboration’, allo scopo di condurre uno studio nel merito. Lo riferisce la rivista ‘Lancet Psychiatry’.

Le cause dei disturbi della psiche sono state individuate in 8 fattori che, a seguito di un disagio sociale oppure economico, possono indurre a suicidi, violenze domestiche, abuso di alcol. E’ importante che i professionisti si attivino per contenere questi rischi, relazionandosi con i soggetti maggiormente esposti come, ad esempio, coloro i quai hanno perso il lavoro oppure chi ha già disturbi mentali in essere. Tuttavia, non sono da sottovalutare le persone che non hanno mai manifestato questi sintomi.

Gli autori dello studio, coordinati da David Gunnell dell’università di Bristol, affermano: “Questa è una situazione mai vista prima. La pandemia causerà stress e renderà molte persone vulnerabili”. “Le conseguenze per la salute mentale – dicono ancora – resteranno probabilmente per un tempo più lungo e avranno un picco più tardi rispetto all’attuale pandemia. Tuttavia la ricerca e le esperienze delle strategie nazionali ci danno una base forte per la prevenzione. L’aumento dei suicidi non è inevitabile, a patto che si agisca subito”.

Massimo Cozza, Direttore del Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 2, il più importante Dipartimento metropolitano d’Italia, ritiene che a differenza di altri Paesi, il nostro è il più preparato per far fronte a questa possibile emergenza. “Abbiamo una rete di servizi di salute mentale esistente, anche se impoverita come tutto il Sistema Sanitario Nazionale, che già si è attivata – rimarca Cozza – per esempio per mettere in campo le help line telefoniche, o la consulenza. Questa rete è preziosa, ma va potenziata, perché la salute mentale si gioca sul territorio”.

In Italia, a destare maggior preoccupazione, afferma Cozza, sono i problemi di natura economica e quindi, “la rete deve essere pronta ad assistere le persone in difficoltà, che magari hanno perso il lavoro”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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