La "Sophia"

Anno Nuovo: dopo la riconciliazione cosa abbiamo imparato?

Un nuovo modo di concepire l’inizio e la fine

Che tutti voi che mi leggete possiate vivere la versione migliore di ciò che avete scelto di essere nell’Anno Nuovo a e soprattutto vi auguro tanta pazienza per comprendere ciò che questo nuovo inizio sta portando nel percorso di ognuno di noi.

Perché pazienza?

Durante l’energia del Natale abbiamo riflettuto su come esso ci abbia condotto alla riconciliazione di noi stessi a livello interiore per riuscire a cogliere l’energia dell’inizio del Nuovo Anno ed essere capaci di compiere sempre di più il nostro cammino di evoluzione come persona e come Anima.

Queste prime settimane del Nuovo Anno sono ciò che abbiamo deciso di essere in seguito alla riconciliazione avvenuta durante il periodo natalizio ma non dobbiamo avere fretta che tutto si concretizzi immediatamente come desideriamo. Ci vuole un po’ di tempo perché tutti i tasselli vadano al proprio posto.

È un meccanismo naturale dell’essere umano credere che un nuovo inizio possa in un modo o in un altro migliorare una situazione. Questo perché l’essere umano concepisce la fine e l’inizio, ovvero la morte di qualcosa. Con morte non intendo quel concetto di sofferenza che abbiamo attribuito a qualcosa che “finisce” ma a quell’atto che ci permette di andare oltre e rinascere. Siamo tutti consapevoli che il nostro percorso sulla terra avrà una fine prima o poi e se non fosse così non coglieremmo la vita in ogni suo istante. Se sapessimo che non ce ne andremo mai non cercheremmo di migliorare la nostra esistenza. Vivremmo la vita senza alcun gusto. La morte è quindi assolutamente necessaria sulla terra per vivere pienamente la propria vita e coglierne la bellezza.

Ecco perché è naturale per l’essere umano dare importanza al Nuovo Anno e nutrire la speranza che esso possa portare evoluzione nei suoi atti. È necessario e vitale far morire un insieme di esperienze ad un certo punto con la fine dell’anno e farne rinascere un altro insieme con l’inizio di un nuovo anno.

Molto tempo fa ho scritto un articolo sulla speranza e la sua essenza la troviamo anche nell’inizio del Nuovo Anno.

Tutti gli anni si spera in un anno migliore infatti. Bisogna comprendere però che augurare un anno migliore a una persona come se quello precedente fosse andato male non è mai qualcosa di veramente bello, in quanto ogni anno è quello che noi ne facciamo. Ogni anno è bello quanto meritiamo che sia bello perché ogni istante della nostra vita lo è.
Molti credono che soprattutto durante il passaggio dall’anno 2020 all’anno 2021 ci si sia augurati che quello che verrà sia migliore di quello precedente ma in realtà è ciò che molti fanno ogni anno. Molti sperano ogni anno che si trovino in una realtà migliore o più fortunata come se la loro vita fosse di una tale monotonia da aspettare che arrivi quella svolta dal cielo che cambia tutta la loro esistenza.

Che un anno sia come noi lo desideriamo però dipende solamente da noi. La speranza che quest’anno realizziamo veramente ciò che desideriamo è una nostra scelta perché la speranza non è altro che la fede nella capacità di vivere al meglio la propria vita.

Solo con impegno, fede e perseveranza si può migliorare qualcosa. Nulla cambia soltanto perché diciamo di volerlo. Non attraiamo soltanto ciò che vogliamo per il semplice fatto di volerlo. La vita non è così facile, ci vuole impegno, ci vuole fiducia, ci vuole coraggio per cambiare.

Quando qualcuno quindi ti dice “spero che quest’anno sia meglio dell’anno scorso” saprai subito che in realtà non ci tiene veramente a cambiare qualcosa nella sua esistenza o per lo meno che non voglia mettercela tutta. Chi si augura veramente di migliorare ed evolvere con il nuovo inizio si impegna, tiene sotto osservazione le proprie scelte e soprattutto ha fede nelle proprie capacità di vivere bene la propria vita.

Augurarsi qualcosa di veramente bello è credere ogni anno che la nostra vita possa essere meravigliosa.

Non aspettiamoci troppo dagli auguri degli altri perché non è semplice augurare agli altri ciò che forse non auguriamo neanche a noi stessi.

Cominciamo a pensare responsabilmente alla nostra vita augurando innanzitutto a noi stessi una bella vita senza dimenticare che da quel momento dobbiamo impegnarci veramente.

Sophia Molitor

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