Speciale crisi di Governo

AUMENTO DELL’IVA: UN RISCHIO DA 541 EURO A FAMIGLIA

La crisi di Governo sta facendo concretizzare il pericolo di un'impennata al 25,2%. Per scongiurarlo servono 23,1 miliardi: dove trovarli?

Roma, 10 agosto – Uno degli aspetti peggiori di questa crisi di Governo, se non il peggiore in assoluto, è dato dal rischio di un aumento dell’IVA. I tempi tecnici causati dall’apertura formale della crisi, elezioni ed insediamento del nuovo Esecutivo, non potranno non avere come conseguenza l’innesco delle clausole di salvaguardia e l’IVA, dall’attuale 22% al 25,2%. In caso di regime ridotto, dal 10 al 13%. Il ‘Sole 24 Ore’ ha stimato un costo medio per famiglia di 541 euro: un colpo durissimo per le già esigue finanze dell’italiano medio.

Per scongiurare questo scenario che potrebbe concretizzarsi dal 1° gennaio 2020, bisognerebbe riuscire a trovare 23,1 miliardi: un’impresa che all’oggi appare titanica.

Conti alla mano, i più colpiti saranno i nuclei familiari con due figli per i quali, l’aggravio dovrebbe essere di 756 euro. Peggio staranno le famiglie con tre o più figli per i quali è previsto un ulteriore esborso di 736 euro. In questo bagno di sangue, chi subirà lo scossone minore sarà il single ultra-sessantacinquenne con 285 euro in più.

Non si può dire che la notizia arrivi come fulmine a ciel sereno: già nei mesi scorsi, l’Esecutivo in carica aveva prospettato questa eventualità ma contava di potervi porre rimedio. Adesso però, la situazione politica precipitata dalla sera alla mattina, crea una situazione emergenziale. Come recuperare questi 23,1 miliardi: nuove tasse? Tagli alla spesa? Aumento del deficit con buona pace dell’Unione Europea?

Certo è che se l’IVA dovesse arrivare al 25,2% si assisterebbe ad uno stallo dei consumi e ad un’impennata dell’ evasione fiscale: tutti argomenti finalizzati ad asfissiare il Paese.

Altrettanto certo è che su questo argomento si dibatterà la campagna elettorale ed in queste ore, in merito, già volano gli stracci tra Lega e Movimento Cinque Stelle.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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