Politica

BERLUSCONI: STRASBURGO CHIUDE IL CASO SENZA SENTENZA

A luglio, i legali dell'ex premier avevano ritirato il ricorso

Strasburgo, 27 novembre – La Corte europea dei diritti umani ha deciso di chiudere il caso che riguardava la vicenda giudiziaria del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, non emettendo una sentenza. Berlusconi era stato condannato per frode fiscale e nel 2013, in osservanza della Legge Severino, era decaduto dal suo ruolo di Senatore e reso incandidabile. L’ex premier si era quindi rivolto alla Corte di Strasburgo per sapere se i suoi diritti erano stati violati. Berlusconi riteneva infatti che l’applicazione della Legge Severino era fuori luogo poiché i reati da lui commessi erano antecedenti all’entrata in vigore della Legge stessa.

Successivamente, nel maggio di quest’anno, il Tribunale di Milano aveva riabilitato Berlusconi e di conseguenza, rendendolo libero di potersi candidare alle successive elezioni. Questo passo aveva indotto i legali del presidente di Forza Italia a ritirare il ricorso a Strasburgo, cosa avvenuta a luglio scorso, poiché la sentenza della Corte europea  “non avrebbe prodotto alcun effetto positivo”.

La Voce

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014
Pulsante per tornare all'inizio