Calcio Serie A

Calcio: caos Milan, Boban licenziato da Gazidis. Scontro insanabile sulla scelta di Rangnick

Serie A

Nella settimana più convulsa a livello di decisioni da prendere (e non solo sul piano calcistico, a causa dell’emergenza Coronavirus), al Milan è scoppiata l’ennesima grana societaria. Complice un’intervista rilasciata da Boban (e definita “non autorizzata”), in cui l’a.d.rossonero di fatto criticava la possibile scelta di Gazidis su Rangnik quale prossimo tecnico del Milan, nel giro di poche ore lo stesso Boban è stato sollevato dall’incarico o, in una parola, licenziato.

Nella stessa intervista l’ex centrocampista rossonero ha puntato l’indice anche e soprattutto sul fatto che Gazidis abbia scelto autonomamente il prossimo successore di Pioli alla guida del Milan, senza consultare i due a.d. Boban e Maldini, oltre che Massara. Questo atteggiamento di Gazidis sembrerebbe andare ben oltre le competenze del dirigente sudafricano, che non dovrebbe avere voce in capitolo per questioni sportive, ma che evidentemente agisce in pratica da plenipotenziario.

In buona sostanza, Boban ha pagato per le proprie dichiarazioni, che tuttavia in verità corrispondono al pensiero di molti tifosi. La realtà è che da quando la famiglia Berlusconi ha ceduto la maggioranza del pacchetto azionario del Milan, affidandosi prima ad una cordata cinese e poi al fondo Elliot, la sensazione tangibile è che non ci sia una presenza costante a livello societario. Di tutto questo momento, resta il fatto che Gazidis non abbia nemmeno per sogno tentato di ricucire lo strappo con Boban; inoltre, già da qualche mese la situazione tra i due ex pilastri del Milan nei confronti di Gazidis non era propriamente idilliaca. Non sorprende quindi che l’ex dirigente dell’Arsenal si sia limitato ad allontanare il croato senza troppi complimenti.

Dal canto suo, le ragioni per cui Boban si sarebbe infuriato appaiono legittime, non essendo stato interpellato sulla questione della successione a Pioli, che rientra pienamente nelle sue competenze. Del resto, nelle stesse ore giravano voci sempre più insistenti circa le ormai imminenti dimissioni del tecnico emiliano subito dopo il triplice fischio della semifinale di Coppa Italia, inizialmente prevista per mercoledì scorso e poi rinviata. In tutto ciò, il Milan si ritrova con ancora 13 gare da giocare; resta da scoprire quali strascichi resteranno nell’ambiente in conseguenza della nuova situazione interna. Certo è che già domenica contro il Genoa i rossoneri saranno chiamati a rispondere sul campo a polemiche e fratture.

Nel caso in cui il tecnico tedesco Rangnik dovesse approdare in rossonero, si prevedono tempi duri non solo per Maldini e Massara, che insieme allo stesso Boban e a Gattuso avevano provato a far quadrato intorno al Milan nell’interesse della squadra (e non del proprio portafoglio) ma anche per Ibrahimovic, che con tutta probabilità interromperebbe il proprio rapporto con il club. Si attendono sviluppi.

Donatella Swift

Mostra Altro

Redazione La Voce

Quotidiano d'informazione e cultura nazionale ed internazionale, fondato nel 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio