Cronaca

CORONAVIRUS IN ITALIA: IL GOVERNO CHIUDE SCUOLE ED UNIVERSITA’ MA GLI SCIENZIATI SONO PERPLESSI

Varato il nuovo Decreto per fronteggiare l'emergenza. Stop anche a cinema e teatri. Il Calcio va avanti ma a porte chiuse. Però gli esperti del Comitato Tecnico-Scientifico non sono convinti dell'efficacia

Scuole ed università chiuse sino al 15 marzo nelle zone rosse; nelle altre aree del Paese, sospesa solo l’attività didattica. E’ questa la misura principale contenuta nel nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio, varato ieri sera e finalizzato a contenere l’emergenza coronavirus in Italia. La notizia è stata resa nota dal premier, Giuseppe Conte e dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina nel corso di una conferenza stampa. La Azzolina ha dato margini di garanzia agli studenti circa il prosieguo a distanza delle lezioni.

Il Ministro ha inoltre sottolineato che le assenze date dalla sospensione delle lezioni, “non sono computate ai fini dell’eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni”, per quegli studenti che saranno impossibilitati nel seguire le lezioni a distanza.

Tuttavia, il Comitato Tecnico-Scientifico ha espresso perplessità circa l’effettiva utilità del provvedimento di chiudere scuole ed università per contenere le possibilità di contagio.

Di parere diverso il Governatore della Lombardia, Attilio Fontana che ha commentato: “Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione. Le notizie secondo cui il Consiglio dei ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini”.

Non solo scuole ed università chiuse ma tra gli altri provvedimenti, restrizioni anche per cinema e teatri che dovranno sospendere le loro attività per 30 giorni. Il Campionato di Calcio proseguirà ma le gare si svolgeranno a porte chiuse. “Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”, recita il provvedimento nel merito.

Il premier Conte, nella serata di ieri ha diffuso un video-messaggio dalla sua pagina Facebook dove spiega che “il primo obiettivo è il contenimento del contagio”. “Una certa percentuale di persone contagiate necessita di assistenza in terapia intensiva. Finché i numeri sono bassi, il SSN può assisterli, ma in caso di crescita esponenziale non solo l’Italia – ha aggiunto – ma nessun Paese al mondo potrebbe affrontare una situazione del genere”. “Appronteremo un piano straordinario di opere pubbliche, private, grandi, medie, piccole. Dobbiamo immettere nuove finanze nell’economia e realizzare le infrastrutture che servono”, ha detto ancora Conte sottolineando che “nonostante gli sforzi non è possibile rafforzare le strutture sanitarie in breve tempo”. “Per alcuni investimenti valuteremo la possibilità di applicare il modello del Ponte Morandi, a Genova. Questo modello – ha rimarcato – ci insegna che quando viene colpito, il nostro Paese sa rialzarsi, sa fare squadra, sa tornare più forte di prima. Lo applicheremo ovunque sia possibile. Il modello Genova deve diventare il modello Italia”.

Non è la prima volta che il nostro Paese si trova ad affrontare emergenze nazionali. Ma siamo un Paese forte, che non si arrende: è nel nostro DNA.Stiamo affrontando la sfida del Coronavirus. Una sfida che non ha colore politico, che deve chiamare a raccolta l’intera Nazione. È una sfida che va vinta con l’impegno di tutti: cittadini e Istituzioni, scienziati, medici, operatori sanitari, protezione civile, forze dell’ordine. L’Italia, tutta, è chiamata a fare la propria parte.

Gepostet von Giuseppe Conte am Mittwoch, 4. März 2020

Nel link sottostante, il testo completo del Decreto varato ieri

DPCM del 4.3.2020

Per quanto riguarda il bilancio attuale di contagi e morti in Italia, i numeri sono stati forniti dal Commissario Angelo Borrelli nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio. I malati sono 2.706 mentre i morti sono 107. Aumentano i casi di guarigione che ammontano a 276, pari a +72,5% nell’arco di 24 ore. Rispetto a lunedì, i malati sono aumentati di 443 unità. Trattati in terapia intensiva, sono in 297.

Un significativo allarme è quello che proviene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che avverte: “Nessuno è immune, la mortalità del virus è pari al 3,47% , quindi maggiore rispetto all’influenza”.

Toni allarmistici anche dalla Germania che senza mezzi termini parla di “pandemia globale”.

Antonio Marino

Foto: ANSA

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio