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Calcio, Serie A. Inter, poker al Genoa e Natale in vetta

Il Cagliari cade anche a Udine, tre punti d'oro per la SPAL a Torino

Il sabato calcistico decreta il ritorno in vetta alla classifica dell’Inter, che nell’anticipo delle 18 demolisce il Genoa per 4-0 e raggiunge la Juventus a 42 punti. Nel confronto delle 15 l’Udinese sconfigge per 2-1 il Cagliari e si allontana dalla zona retrocessione; trova una vittoria importante anche la SPAL, che prevale in rimonta sul campo del Torino e abbandona l’ultima posizione in graduatoria.

Gli anticipi del 17° turno prendono il via dalla “Dacia Arena”, dove l’Udinese trova tre punti vitali in chiave salvezza contro il Cagliari; sembra invece essersi inceppata la perfetta macchina dei sardi, che cadono per la seconda volta di fila, sempre per 2-1, così come era avvenuto nell’ultimo turno contro la Lazio. Eppure, il primo sussulto del match arriva proprio ad opera della squadra di Maran all’altezza del minuto 23, quando il sinistro di Nainggolan si infrange sul palo. Al 39° minuto arriva però il gioiello di De Paul, che dopo una combinazione con Fofana incrocia un destro perfetto dall’interno dell’area, che va ad affrescare l’incrocio dei pali. La pressione del Cagliari nel secondo tempo è costante e viene premiata all’84° dalla rete di Joao Pedro (11° sigillo stagionale in campionato), ottimo in anticipo sul centro di Faragò; l’esultanza rossoblu dura però non più di 60 secondi, perchè Fofana regala i tre punti all’Udinese scagliando un destro sotto la traversa dal limite dell’area piccola dopo un’azione insistita di Okaka. Nel recupero il Cagliari resta in dieci uomini per via del secondo giallo incassato da Pisacane, colpevole di un intervento troppo rude ai danni di Pussetto; l’Udinese può quindi gestire in tutta tranquillità il finale di tempo e condurre in porto un successo che la innalza a quota 18 punti, mentre il Cagliari, a quota 29, è sempre quinto ma scivola a 6 lunghezze dalla zona Champions League.

L’Inter entusiasma San Siro infliggendo un perentorio 4-0 al malcapitato Genoa e riprende possesso della testa della serie A, seppur in coabitazione con la Juventus; i rossoblu si ritrovano invece ultimi a quota 11 punti e Thiago Motta sembra ormai inevitabilmente destinato all’esonero. La spumeggiante serata nerazzurra comincia poco dopo la mezz’ora, quando Lukaku, servito da un pallone delizioso di Candreva, incorna l’1-0. Due minuti dopo il gigante belga si mette al servizio di Gagliardini porgendogli all’interno dell’area il pallone del 2-0, dopo aver difeso la sfera spalle alla porta. L’attaccante nerazzurro interviene indirettamente anche nella terza marcatura interista, quando cede a Sebastiano Esposito il pallone del rigore decretato dall‘arbitro Pairetto in conseguenza di un fallo in area di Agudelo su Gagliardini; dagli undici metri il gioiellino dell’Inter realizza il 3-0, diventando così a poco più di 17 anni il secondo giocatore più giovane (dietro a Mario Corso) ad andare in rete con la maglia nerazzurra. La squadra di Conte continua a giocare in scioltezza e al minuto 71 arriva anche la seconda firma personale di Lukaku (giunto a quota 12 reti in campionato) che inchioda sotto l’incrocio un bolide di sinistro, rendendo pura accademia gli ultimi venti minuti dell’incontro.

In serata la SPAL va a vincere per 2-1 a Torino e si regala la consolazione di un finale dell’anno non in ultima posizione; per i granata, che restano a quota 21 punti, si ridimensionano invece le ambizioni europee. La squadra di Mazzarri trova il vantaggio dopo 4 minuti grazie a Rincon, che risolve dal cuore dell’area un’azione confusa. Il pari degli estensi arriva poco prima dell’intervallo in virtù del bellissimo destro in diagonale di Strefezza, che buca l’incolpevole Sirigu in modo potente e preciso. La partita del Torino si complica al 56° minuto, quando Bremer subisce il secondo cartellino giallo e lascia i suoi in dieci uomini; la crescente pressione dei ferraresi paga al minuto 81 in virtù del colpo di testa di Petagna, puntuale sul cross di Valdifiori per il gol da tre punti che salva, almeno momentaneamente, la panchina di Leonardo Semplici.

Gigi Bria

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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