Calcio Serie A

Calcio, Serie A: la Juve allunga anche senza vincere. Pari a Bergamo, ma il Napoli cade con l’Inter

Il campionato di calcio di serie A si accende per il 18° turno nell’insolita collocazione della giornata di Santo Stefano. La notizia è che la Juventus non passa a Bergamo, fermata sul 2-2 dall’Atalanta, ma allunga ugualmente in classifica sul Napoli, sconfitto dall’Inter per 1-0 nei minuti di recupero del posticipo. La Lazio vince 2-0 a Bologna e si conferma quarta, mentre il Milan continua a non ricordare come si vinca né come si segni (0-0 a Frosinone) e scivola al sesto posto, scavalcato dalla Sampdoria, vittoriosa per 2-0 sul Chievo. Trovano i tre punti anche la Roma (3-1 sul Sassuolo), il Torino (3-0 all’Empoli) e il Parma (1-0 a Firenze).

La Juventus si concede novanta minuti a livelli umani e pareggia per 2-2 sul campo dell’Atalanta salendo a quota 50 punti; per i bianconeri si tratta del secondo pareggio in campionato dopo quello interno di ottobre contro il Genoa, mentre gli orobici si confermano squadra ostica per le grandi e si attestano a 25 punti in una classifica sempre strettissima in direzione dell’Europa. Allegri rinuncia inizialmente a Cristiano Ronaldo, ma il match sembra ugualmente indirizzarsi sui binari giusti per i suoi uomini già dopo 90 secondi, quando Djimsiti interviene goffamente su una conclusione di Alex Sandro bucando l’incolpevole Berisha. La squadra di Gasperini rischia di capitolare nuovamente quando il bolide di Bentancur si infrange sulla traversa (deviazione decisiva di Berisha), ma trova poi il pareggio con Zapata, che al 24° aggira Bonucci e trafigge Szczesny di potenza. Al 53° minuto il secondo giallo a Bentancur lascia i bianconeri in dieci uomini e tre minuti dopo l’attaccante colombiano dell’Atalanta sigla da pochi passi il proprio 9° centro in campionato, perfezionando la doppietta che vale il vantaggio dei bergamaschi. Il passivo induce Allegri ad inserire Ronaldo e il fuoriclasse portoghese ripaga il tecnico firmando il gol del 2-2 (per il lusitano è la 12^ rete in serie A) a conclusione di un’azione sporca. In chiusura, Bonucci firma anche il 3-2 juventino, ma la posizione di fuorigioco del difensore viterbese viene rilevata dalla VAR e il 2-2 finale passa agli archivi.

Il Napoli non riesce a trarre profitto dal mezzo passo falso della Juventus, a San Siro cade per 1-0 contro l’Inter e interrompe una striscia di quattro vittorie, precipitando a -9 dalla vetta; per la squadra di Spalletti, viceversa, il successo significa il consolidamento del terzo posto con 36 punti. L’avvio dell’Inter è coraggioso e rasenta l’incoscienza quando Icardi coglie la traversa da centrocampo subito dopo il fischio d’inizio; alla mezz’ora Perisic trova anche il gol, ma la sua iniziale posizione di fuorigioco costa il richiamo della VAR e il conseguente annullamento della rete del croato. La partita si infiamma però solo nel finale; all’81° Koulibaly incassa un giallo per un fallo su Politano e subito dopo se ne vede sventolare un altro per un applauso ritenuto irridente dall’arbitro Mazzoleni. In dieci uomini, il Napoli capitola al 91° a seguito della zampata di Lautaro Martinez, che fa esplodere San Siro; poco dopo saltano i nervi anche ad Insigne e al 94° i partenopei restano in nove, quanti sono i punti che ora li separano dalla Juventus.

A Bologna, lo scontro fratricida tra i fratelli Inzaghi vede Simone prevalere su Filippo; la Lazio infatti si impone per 2-0 e mantiene il quarto posto con 31 punti, mentre i felsinei, che erano reduci da due pareggi consecutivi, restano terzultimi con 13 punti. Il successo biancoceleste matura con un gol per tempo; alla mezz’ora Luiz Felipe sigla di testa il vantaggio, mentre a tempo scaduto Lulic timbra il raddoppio, formalizzando la seconda vittoria di fila della Lazio dopo oltre un mese senza successi. Al quinto posto, con 29 punti, si affaccia la Sampdoria che liquida il Chievo per 2-0 e con la terza affermazione consecutiva dà continuità ad un dicembre da incorniciare; i clivensi, ultimi con 5 punti, tornano con i piedi per terra dopo sei pareggi in successione, tra cui quelli incoraggianti contro Napoli, Lazio ed Inter. I blucerchiati vanno a segno con la prodezza di tacco al volo di Fabio Quagliarella, su cui non esistono ulteriori aggettivi da spendere; per l’attaccante napoletano, a segno per l’ottava giornata di fila, si tratta dell’11° gol stagionale. Il raddoppio doriano è firmato poi da Ramirez all’altezza dell’ora di gioco.

Non ci sono regali natalizi sotto l’albero del Milan che nel match delle 12.30 non va oltre lo 0-0 sul campo del Frosinone, penultimo; gli uomini di Gattuso hanno totalizzato la miseria di tre punti nelle ultime quattro partite, con l’aggravante di non aver realizzato nemmeno una rete. Anche nel confronto di ieri i rossoneri non hanno saputo andare al di là di un palo colto da Castillejo nel primo tempo e sono poi stati graziati dalla VAR che ha annullato il gol ciociaro di Ciano per un fallo su Calhanoglu ad inizio azione. I 28 punti in classifica del Milan sono ora insidiati dai 27 della Roma che ha battuto per 3-1 il Sassuolo, capace di conquistare i tre punti una sola volta nelle ultime sette uscite. Gli uomini di Di Francesco hanno trovato la rete due volte già nel primo tempo con il rigore di Perotti e poi con Schick; il 3-0 è giunto al minuto 59 grazie al tocco delizioso di Zaniolo, mentre il gol della bandiera neroverde è arrivato a tempo scaduto con Babacar.

Ad un punto dalla Roma si insedia il Torino, che strapazza l’Empoli per 3-0 e si avvicina alla zona Europa; i toscani sembrano aver invece già dissipato i benefici derivanti dall’arrivo di Iachini e accusano la terza battuta d’arresto consecutiva, dopo aver conquistato 10 punti nelle prime quattro partite con l’allenatore marchigiano. I granata tracciano un solco a cavallo dei due tempi andando in rete con N’Koulou e De Silvestri, seguiti poi dal tris di Iago Falque al minuto 75. Il Parma va invece a vincere al “Franchi” per 1-0 e aggancia la Fiorentina a quota 25 punti. I ducali ringraziano Inglese, che allo scadere del primo tempo sigla il gol decisivo, facendo assaporare nuovamente agli uomini di D’Aversa il gusto della vittoria che mancava da quattro turni; resta invece un’incompiuta la squadra gigliata che, complice l’espulsione di Vitor Hugo al 65°, perde dopo due successi consecutivi, rinviando nuovamente il proprio salto di qualità.

Dopo due sconfitte di seguito, il Cagliari ritrova contro il Genoa un successo che latitava da due mesi; l’1-0 conclusivo porta la firma di Farias a pochi secondi dallo scadere del primo tempo e consente ai sardi di toccare quota 20 in classifica scavalcando proprio i grifoni, fermi a 19. Si chiude invece sullo 0-0 lo scontro salvezza tra SPAL e Udinese; i ferraresi salgono così a 17 punti infilando il quarto pareggio in cinque partite e mancando una vittoria che è ormai lontana da più di due mesi. I friulani, a quota 15, ottengono il secondo pareggio di fila, ma la situazione di classifica resta complicata, con il quartultimo posto e lo sparuto vantaggio di due punti sulla zona retrocessione.

Gigi Bria

Mostra Altro

Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
Pulsante per tornare all'inizio