Cronaca

TERREMOTO A CATANIA: CROLLI E FERITI

Catania, 26 dicembre – E’ di diversi feriti, fortunatamente non gravi, il bilancio del forte sisma che si è verificato alle 3,19 della scorsa notte a nord di Catania. Il terremoto, la cui magnitudo è stata di 4.8, ha avuto epicentro nei pressi dei Comuni di Viagrande e Trecastagni ed ipocentro ad un solo chilometro di profondità. Si segnalano diversi crolli. La scossa è stata seguita da altre 11 superiori a 2 di magnitudo, tutte con ipocentro inferiore ad un chilometro. Il terremoto è riconducibile all’attività eruttiva dell’Etna.

La Prefettura di Catania ha reso noto una prima stima dei danni quantificati dal Centro Coordinamento Soccorsi, convocato dal Prefetto di Catania, Claudio Sammartino. La zona maggiormente colpita dai crolli è quella di Fleri, frazione di Zafferana Etnea, dove ci sono stati due dei dieci feriti. Sempre a Fleri, un 80enne è stato estratto vivo dalle macerie della sua casa. Stessa sorte per un altro uomo a Pisano. A Pennisi, il sisma ha causato crolli nella chiesa. A Zafferana Etnea, danneggiata una casa di riposo i cui ospiti si rifiutano di farvi rientro, viste alcune lesioni. Il tratto autostradale della  A18 Catania-Messina, tra Acireale e Giarre, è stato precauzionalmente chiuso, constate lesioni sulla carreggiata. L’aeroporto di Fontanarossa invece, funziona regolarmente. A Catania città non si sono verificati danni.

Una famiglia la cui casa ha visto crollare le pareti, ha raccontato: “Siamo vivi per miracolo”. “Eravamo a letto – ha dichiarato il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie”.

Il Capo della Protezione Civile, Borrelli, si sta recando sul posto per fare il punto della situazione, attraverso la quantificazione dei danni, e coordinare i soccorsi alla popolazione.

Alla Croce Rossa il compito di gestire le persone che hanno trovato riparo in scuole e palestre, fatte aprire per ordine del Prefetto a vantaggio di coloro i quali hanno avuto la casa danneggiata o temono di potervi rientrare per il pericolo di nuove scosse e quindi, di nuovi crolli.

IL VIDEO DEI DANNI

AGGIORNAMENTI

ORE 11.43 – Il bilancio dei feriti si aggiorna a 28 persone ricoverate nei Pronto Soccorso. Dieci sono giunte in ambulanze, 18 con i loro mezzi. Nessuna è in gravi condizioni: si tratta prevalentemente di ferite lievi o stati d’ansia generati dallo spavento.

Il direttore dell’INGV di Catania, Eugenio Privitera ha affermato: “Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo. Stiamo potenziando i sistemi di rilevamento sismici e GPS della deformazione del suolo in quella zona”. “La forte sismicità – ha detto ancora Privitera – non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. Il terremoto è un evento singolo”. “Non ci sono relazioni tra l’Etna e lo Stromboli perché appartengono a due contesti geodinamici diversi e hanno sistemi di alimentazioni separate”, ha chiarito l’esperto, aggiungendo che “siccome sono due vulcani molto attivi è alta la probabilità di una fase eruttiva nello stesso tempo, ma è puramente casuale”.

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Redazione La Voce

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