Calcio Serie A

Calciomercato: Bonucci e l’intrigo bianco-rosso-nero

Il ritorno a casa, allo stato attuale sembra destinato a concretizzarsi

Mentre sul campo le principali squadre europee, per lo più ancora orfane dei reduci del Mondiale, iniziano a macinare minuti nei quattro angoli del pianeta disputando le amichevoli delli'”International Champions Cup”, negli uffici del calciomercato le società si spendono per allestire le proprie rose per la prossima stagione. In particolare, si va arroventando l’asse Milano-Torino, con Milan e Juventus impegnate per trovare una soluzione al dichiarato desiderio di Leonardo Bonucci di ritornare a vestire il bianconero abbandonato dodici mesi fa.

L’ingranaggio tra le due dirigenze appare ben oliato da una cordialità storica e non può escludersi che il difensore viterbese possa essere accontentato; il profilo tecnico, per quanto presenti al momento delle complicazioni che impediscono il pieno decollo dell’operazione, appare dunque il meno insormontabile. Tramontata l’ipotesi di uno scambio alla pari tra Bonucci e Caldara, Paratici ha ritenuto imprescindibile che nella trattativa rientrasse anche il nome di Gonzalo Higuain, allettato anche dalle sirene “Blues” in Inghilterra, dove potrebbe ritrovare Maurizio Sarri. Il ritorno a casa di Bonucci, quindi, allo stato attuale sembra destinato a concretizzarsi; ciò che ancora resta da dissipare riguarda la formula sulla base della quale le due squadre giungeranno al perfezionamento della transazione, nonché il numero e i nomi dei giocatori coinvolti.

Agli occhi di un osservatore esterno potrebbero invece prendere forma altri interrogativi, circa la possibile reazione dello spogliatoio e della tifoseria. Allegri, che ha sempre avuto nella gestione della squadra uno dei punti di forza della propria guida in bianconero, non è apparso minimamente turbato dalla prospettiva di avere in rosa un giocatore con cui in passato si erano accumulate acredini stridenti, al punto da tale da benedirne la cessione; certo è che, pur essendo plausibile un’accoglienza benevola da parte dei compagni, il “figliol prodigo” rischierebbe comunque di ritrovarsi in una situazione imbarazzante, costretto a violentare la propria attitudine alla leadership (talvolta contaminata anche da manciate di superbia) in un gruppo diverso da quello abbandonato un anno fa, senza più Buffon e imperniato sulla dominante figura di Cristiano Ronaldo.

Quanto ai tifosi, da più parti è stato manifestato lo scarso gradimento circa l’ipotesi del ritorno di Bonucci; i sostenitori bianconeri non ne fanno chiaramente una questione tecnica, dato il valore del giocatore, bensì affettiva. Il repentino addio del giocatore l’estate scorsa fu vissuto come un tradimento, l’incontrollata esultanza dell’ex beniamino dello “Stadium” in occasione del gol del pareggio del Milan non fu mai digerita e viene tuttora vissuta come un’onta non ancora lavata via dalla memoria. In questo contesto, appare però solida e ferma la mano della dirigenza, che mai si è lasciata condizionare da mugugni o dissensi; dal punto di vista del mercato, peraltro, la società appare in una posizione incontestabile, avendo condotto a Torino il miglior giocatore che il mercato mondiale fosse in grado di offrire.

E il Milan? La sintesi dell’atteggiamento dei rossoneri è probabilmente reperibile sul volto di Gattuso, uomo troppo esperto di campo e di relazioni di spogliatoio per non avallare un trasferimento che sarebbe senz’altro meno dannoso di una permanenza forzata; a questo, per di più, si aggiunga la sostanziale indifferenza di una consistente porzione della tifoseria, non certo intenzionata a stracciarsi le vesti se l’operazione dovesse andare in porto. E, in effetti, la sensazione è che Bonucci non sia mai entrato nel cuore dei rossoneri, già da quando la fascia di capitano appartenuta a Baresi e Maldini non fu una conquista, bensì una pretesa, da parte del neo arrivato.

Dal canto suo, infine, i vertici rossoneri appaiono sereni e lucidi nella conduzione della trattativa; certamente, ciò è reso possibile anche dall’essere stati sull’orlo del baratro societario fino a pochi giorni fa e di essersene allontanati per effetto della riabilitante sentenza del TAS e della successiva ricostruzione dirigenziale, con Leonardo dietro ad una scrivania a fare ciò che sa fare meglio, ossia scovare talenti. L’ex centrocampista del Milan è al momento il reale protagonista della trattativa, mosso dal desiderio di portare a compimento un’operazione intricata ma possibile, che sia altresì in grado di garantirgli il “bentornato” in casa Milan attraverso l’innesto di un giocatore di livello.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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