Cronaca

Carta d’identità elettronica: 350mila hanno una falla al chip

Un danno da 50 milioni di euro per le casse dello Stato

50 milioni di euro: a tanto, secondo i conti fatti dall’ANCI, ammonterebbe il danno alle casse dello Stato a causa di 350mila carte d’identità elettroniche con problemi al chip. La denuncia arriva dal presidente dell’ANCI, l’Associazione dei Comuni italiani, Antonio Decaro che, in una comunicazione ufficiale citata dal quotidiano, ‘Il Messaggero’, ha spiegato il problema.

Quando il Poligrafico dello Stato ha prodotto queste 350mila tessere, ha inserito un chip con un software non aggiornato. Le tessere sono state quindi inviate ai Comuni senza eseguire i test di controllo e gli Enti locali le hanno rilasciate senza sapere di dare ai cittadini un inutile pezzo di plastica. Questo ha causato problemi nel momento in cui i cittadini dovevano espatriare: ai controlli alle frontiere le carte d’identità non venivano riconosciute poiché i dati erano illeggibili.

Con l’avvicinarsi della stagione estiva e quindi, al periodo delle vacanze, il problema rischia di farsi sentire ancor più imponente. Occorrono provvedimenti d’urgenza. Decaro suggerisce di “comunicare la problematica a tutte le frontiere; informare i cittadini interessati e sostituire loro il documento difettoso senza altri costi per i cittadini stessi e le amministrazioni locali”.

Le responsabilità di questo macroscopico danno sono indubbiamente ascrivibili al presidente del Poligrafico dello Stato, Domenico Tudini ed al responsabile del progetto digitale, Paolo Aielli.

Il Poligrafico dello Stato, pur ammettendo l’errore, rileva “l’infondatezza di numerose affermazioni” rispetto all’articolo pubblicato da ‘Il Messaggero’. ‘Nessun cittadino – spiega in un comunicato – è stato respinto ai confini. Le 350mila carte emesse tra ottobre 2017 e febbraio 2018, con dati non riportati correttamente in una parte secondaria del microprocessore, sono perfettamente funzionanti”. Il Poligrafico ha “già individuato la criticità” e “predisposto un piano di sostituzione gratuita delle carte difettose”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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