Calcio Serie A

Serie A: l’Inter batte la Lazio ed è in Champions League. Crotone in serie B

Il Milan maltratta la Fiorentina e si conferma sesta forza della graduatoria, garantendosi l'ingresso in Europa League

L’ultimo turno del campionato di calcio di serie A emette le sue definitive sentenze. L’Inter sconfigge la Lazio ed è la quarta italiana in Champions League; il Milan maltratta la Fiorentina e si conferma sesta forza della graduatoria, garantendosi l’ingresso in Europa League senza l’impiccio dei preliminari. Il Crotone, invece, perde a Napoli mentre tutte le rivali nella lotta per non retrocedere vincono, aggregandosi a Benevento e Verona nel terzetto delle condannate alla serie B.

L’Inter più pazza dell’anno va a vincere all’Olimpico contro la Lazio per 3-2 e scavalca in classifica proprio i biancocelesti, ottenendo sul filo di lana il quarto posto e l’accesso alla prossima Champions League. A poco più di dieci minuti dal termine dell’ultima giornata, peraltro, la qualificazione sembrava solo un miraggio, con i laziali avanti per 2-1 e apparentemente in controllo; gli uomini di Inzaghi vanno infatti in vantaggio al 9° minuto, quando un tiro di Marusic viene deviato sventuratamente dal volto di Perisic alle spalle di Handanovic. Dopo un palo colpito su punizione da Milinkovic-Savic, i nerazzurri pervengono al pareggio con D’Ambrosio, che da pochi passi trasforma in oro un pallone sporco; sul finire della prima frazione, però, un contropiede fulmineo, avviato e concluso da Felipe Anderson, restituisce alla Lazio il momentaneo predominio. La svolta dell’incontro giunge a partire dal minuto 78; Icardi pareggia su rigore (entrata scellerata di De Vrij sullo stesso argentino), un minuto dopo Lulic incassa il secondo giallo e lascia i suoi in dieci, prima che Vecino di testa sigli il definitivo 3-2 che vale l’Europa dei grandi per i nerazzurri.

Contemporaneamente, l’altra romana trova tre punti a Sassuolo rafforzando il proprio terzo posto; i giallorossi infatti si impongono per 1-0 in virtù di un autogol dell’estremo difensore neroverde, Pegolo, che viene letteralmente colpito da un cross di Manolas, gonfiando incolpevolmente la propria porta.

Il Milan saluta il pubblico di San Siro rifilando una sonora cinquina alla Fiorentina e formalizza il proprio accesso diretto all’Europa League. Sono però i gigliati ad aprire le marcature; Chiesa approfitta di un’uscita dalla difesa troppo disinvolta di Bonucci per servire Simeone, che scavalca elegantemente Donnarumma in uscita. Il Milan pareggia a stretto giro di posta in virtù di una punizione di Calhanoglu, su cui tuttavia Sportiello non è immacolato; il turco poi si produce in un ottimo assist per Cutrone, che è abilissimo ad avvitarsi di testa per il 2-1 dell’intervallo. Al 49° Kalinic triplica dopo una respinta imperfetta di Dragowski, subentrato a Sportiello; il giovane estremo difensore viola si rende poi complice anche delle ultime due marcature rossonere, con Cutrone che firma la doppietta e Bonaventura che realizza il definitivo 5-1.

Alle spalle del Milan si attesta l’Atalanta, che perde in modo ininfluente a Cagliari per 1-0 e accede all’Europa League dai preliminari. I sardi devono ringraziare la rete di Ceppitelli all’87° (e l’errore dal dischetto di Caldara, che al 92° tira alto) per poter celebrare la propria permanenza in serie A. Insieme agli isolani, restano nella massima categoria anche Udinese, Chievo e SPAL; i friulani battono infatti il Bologna per 1-0 (Fofana al 30°), così come i veneti piegano il Benevento (Inglese al 49°). È più rotonda invece l’affermazione degli estensi che regolano la Sampdoria per 3-1; la doppietta di Antenucci (primo gol dagli undici metri) è inframmezzata dal 2-0 di Grassi, mentre la rete della bandiera blucerchiata (rimasti in dieci uomini dopo la mezz’ora per effetto dell’espulsione di Caprari) porta la firma di Kownacki.

Dal quintetto delle candidate alla retrocessione esce dunque soccombente il Crotone, che perde 2-1 al San Paolo contro il Napoli e deve salutare la serie A. I partenopei chiariscono già nel primo tempo la propria scarsa propensione a concedere omaggi primaverili; Milik e Callejon infatti inchiodano per due volte i pitagorici, ai quali nulla serve la rete di Tumminello al 91°. Gli azzurri salgono così a quota 91 punti in classifica regalandosi il proprio record storico, insufficiente, tuttavia, a scalzare la Juventus dal trono d’Italia.

Nell’unico match di giornata senza nulla in palio, il Torino si impone a Marassi battendo il Genoa per 2-1; Iago Falque e Baselli garantiscono il doppio vantaggio ai granata, mentre Pandev accorcia per i grifoni, che negli ultimi minuti non riescono a trarre profitto dalla superiorità numerica conseguente all’espulsione di Ansaldi.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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