Roma, 21 maggio – L’Arma dei Carabinieri ed il Ministero della Difesa hanno presentato istanza per potersi costituire parte civile al processo per la morte di Stefano Cucchi, dove sono indagati 8 carabinieri che dovranno rispondere di depistaggio delle indagini. Il Giudice per le Udienze Preliminari si è riservato di assumere una decisione in merito.
Oltre all’Arma ed al Ministero, intendono essere parte civile anche i familiari della vittima, l’Appuntato dei Carabinieri, Riccardo Casamassima, gli agenti della Polizia Penitenziaria, il Sindacato dei militari e l’associazione, Cittadinanzattiva.
La sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, a margine della prima udienza del processo ha dichiarato: “Dopo dieci anni questa è una giornata significativa e sono emozionata per il fatto che si sia costituito parte civile, al nostro fianco il comando generale dell’Arma”. “La cosa mi risulta cosa senza precedenti, e la dedico a tutti quelli che hanno insinuato e continuano a insinuare che la famiglia Cucchi è contro l’Arma e viceversa – ha aggiunto Ilaria Cucchi -. Una riconciliazione che per me e anche tra i cittadini, le persone normali e le istituzioni”.
La Voce