CASO ORLANDI: LE OSSA RITROVATE SAREBBERO DI UNA DONNA

Dai primi accertamenti svolti sulle ossa trovate nel pomeriggio di martedì, in un locale della Nunziatura Apostolica di Roma, parrebbe che queste appartengano ad una donna. In particolare, gli esami svolti sul bacino, sosterrebbero questa teoria. A causa del deterioramento dello scheletro, la Polizia Scientifica avrà bisogno ancora di qualche giorno per analisi più approfondite.

Il ritrovamento aveva fatto pensare immediatamente ad Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le ragazze misteriosamente scomparse nel 1983. Entrambe le famiglie hanno accesso una lieve fiammella di speranza: quella di poter dare una degna sepoltura alle loro congiunte.

La sorella maggiore di Emanuela Orlandi, Natalina, ha dichiarato: “Io ora ci spererei che ci fosse qualcosa che riguarda Emanuela e Mirella, così Emanuela finalmente potrebbe ‘parlare’, dirci che cosa è successo, come è morta. Sappiamo solo che è stata portata via, non ci sono elementi che possano dirci altre cose. E’ stata portata via da chi? In questi 35 anni sono tanti che hanno sfruttato la parola Vaticano dietro Emanuela. Ci hanno fatto credere di tutto e non smettono di farcelo credere. Noi sappiamo solo che qualcuno l’ha presa. Il resto potrebbe dircelo il corpo. Dunque, per assurdo, spero proprio che si tratti di loro, Mirella ed Emanuela”.

Sulla stessa linea la sorella di Mirella Gregori, Maria Antonietta Gregori: “”Non voglio illudermi, voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella così si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella”.

Antonio Marino