Roma, 8 maggio – E’ in corso il Consiglio dei Ministri che dovrà decidere sulle sorti del Sottosegretario Armando Siri, indagato per corruzione. La linea del premier, Giuseppe Conte è quella di procedere con una revoca degli incarichi, a meno che Siri non decida di dimettersi.
Un’altra possibilità vuole la chiusura del CdM senza votazione. Conte, a questo punto potrebbe procedere, “motu proprio”, alla revoca dell’incarico di Siri. Evitare il voto significherebbe gettare acqua sul fuoco della rovente polemica che contrappone Lega e Movimento Cinque Stelle. I primi che difendono il loro Sottosegretario, pronti a votare contro la revoca; i secondi che invece fanno pressing per la rimozione di Siri dal suo ruolo istituzionale.
Da quanto si apprende da Palazzo Chigi, Conte ha illustrato le motivazioni che rendono opportuna la revoca degli incarichi di Siri.
La Voce
